I 25 detective del Pasolini ancora segreto

I 25 detective del Pasolini ancora segreto
L'INIZIATIVACASARSA Pier Paolo Pasolini decisamente proiettato nel futuro se, dopo il successo della prima edizione, quest'anno sono stati 42 i giovani studiosi, tra italiani e...

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L'INIZIATIVA
CASARSA Pier Paolo Pasolini decisamente proiettato nel futuro se, dopo il successo della prima edizione, quest'anno sono stati 42 i giovani studiosi, tra italiani e stranieri, che hanno cercato di prendersi uno dei 25 posti a disposizione per la Summer School dedicata alla sua opera e promossa dal Centro studi Ppp di Casarsa della Delizia. La commissione ha vagliato la rispondenza dei curriculum con i requisiti richiesti e dall'11 al 14 settembre sui «banchi» del Centro siederanno 4 studenti provenienti dall'estero e 21 da atenei italiani. In particolare, la componente estera è formata da due giovani che stanno svolgendo un percorso di studio con un programma binazionale tra un'università italiana ed una estera, nello specifico: Univ. di Chieti Pescara/Sorbonne Université ed Università di Palermo/Heinrich Heine- Univerisitat di Dusseldorf in Germania; una studentessa della Columbia University attualmente sta facendo il dottorato; una studentessa che ha appena concluso il percorso di dottorato all'Università di Madrid. Il resto dei candidati che sono stati ammessi arrivano dalle Università di Bologna, Trieste, Torino, Napoli, Milano, Roma, Pisa, Siena. Il tema della Summer School 2019 punta sull'opera poetica di Pasolini ed «è una grande soddisfazione aver avuto oltre quaranta richieste di partecipazione per questo focus particolare sull'opera di Pasolini», commenta Lisa Gasparotto dell'Università Milano-Bicocca che, insieme a Paolo Desogus della Sorbonne Université Parigi, cura questa iniziativa in collaborazione con l'Équipe littérature et culture italiennes dell'Università Sorbonne di Parigi e con la Mod, Società per lo studio della modernità letteraria e con il sostegno del Comune di Casarsa, della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli.

IL CORSO

«La poesia: temi, forme e lingua» è il titolo specifico del corso di alta formazione che indagherà i versi di Pasolini i sia nelle singole raccolte, ma anche attraverso una riflessione più ampia sui temi, sullo stile e sulla lingua e sulle modalità con cui nel laboratorio pasoliniano la forma poetica interagisce e contamina gli altri generi e dialoga con la temperie culturale ad essa contemporanea. «Abbiamo a lungo pensato al tema di questa seconda edizione della scuola estiva», spiegano i curatori Gasparotto e Desogus. «Essendo la nostra un'offerta formativa, certamente di alto profilo scientifico, ma anche di carattere didattico, la focalizzazione su un genere ci consente di trattare nel dettaglio alcuni testi, senza trascurare tuttavia il metodo di lavoro pasoliniano e la commistione che caratterizza l'intera sua opera. Saranno infatti presenti, oltre alle lezioni dedicate alle singole opere poetiche - dalle Poesia a Casarsa, alle Ceneri di Gramsci, a Poesia in forma di rosa -, alcune lezioni sugli inserti poetici nell'opera teatrale e cinematografica». È internazionale e di prestigio anche il corpo docenti, con esperti che arriveranno da varie atenei italiani oltreché dalle Università Parigi-Sorbonne e Ginevra. Il programma prevede lezioni frontali e incontri con autori e critici - Franco Zabagli, dal Gabinetto Vieusseux di Firenze, e Stefano Agosti, docente all'Università Ca' Foscari di Venezia ed esperti nei vari aspetti della produzione artistica di Pasolini, come Luciano De Giusti, professore di storia del cinema all'Università di Trieste. Agli studenti che stanno già lavorando sull'opera pasoliniana sarà inoltre dedicato un laboratorio in cui poter presentare e discutere i propri lavori alla presenza di studiosi affermati quali Marco Bazzocchi, Davide Luglio, Silvia De Laude, Gianluca Picconi, Caterina Verbaro e Maria Rizzarelli.
AntonellaLanfrit
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Il Gazzettino