(g.colt.) Il sostituto procuratore Alberto Galanti non va per il sottile nell'informazione di garanzia. «Appare chiaro che tutto ruota attorno alle figure di Mascazzini e...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
29 luglio 2007, ore 9,52. Gli investigatori intercettano una telefonata tra Schiesaro e l'ingegner Andrea Barbanti, già responsabile della divisione ingegneria dell'ambiente e del territorio di Thetis spa, azienda nell'orbita del Consorzio Venezia Nuova di Giovanni Mazzacurati. Dice Schiesaro: «Se noi non abbiamo un dato tecnico di partenza che dimostra l'inquinamento del fondo non possiamo fare neanche una domanda, niente. Bisogna andare a fare i controlli, a me basta avere dei dati puntiformi, una carota, una misura». In sostanza Schiesaro ordina a Barbanti di trovare qualcosa a cui appigliarsi per citare le ditte, una qualche forma di inquinamento, non importa se a mare o a terra. «Ho le citazioni pronte, non posso farle finchè mancano i dati di verifica dell'inquinamento dell'area. Quindi non posso fare un'affermazione di principio: cito uno in giudizio dicendo secondo me tu sei sporco. Devo citarlo dopo che ho visto: tu sei sporco, perchè ho controllato... Ho bisogno per tutti di qualche elemento tecnico, trovatelo voi, per dire che sono sporchi, trovatelo in falda, in terra, dove volete».
© riproduzione riservata Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino