«Ho dovuto lasciare i miei pazienti per motivi di salute»

«Ho dovuto lasciare i miei pazienti per motivi di salute»
PORTO TOLLEDopo la denuncia da parte dell'amministrazione comunale della situazione di crisi che sta vivendo la Medicina di gruppo di Porto Tolle anche a causa delle dimissioni...

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PORTO TOLLE
Dopo la denuncia da parte dell'amministrazione comunale della situazione di crisi che sta vivendo la Medicina di gruppo di Porto Tolle anche a causa delle dimissioni della dottoressa Matilde Giordani è arrivato uno scritto nel quale la professionista spiega le sue motivazioni. «Ci tengo a fare alcune precisazioni: ho dovuto lasciare il mio servizio a Porto Tolle per motivi di salute, tutelati dal Codice civile come Stato di necessità e non so precisare per quanto tempo la situazione si protrarrà» dichiara il medico.

LA SITUAZIONE
La dottoressa Giordani era arrivata nell'estremo Delta alcuni mesi fa per sostituire Filippo Altarelli, medico di base che aveva a sua volta chiesto ed ottenuto il trasferimento. In base a quanto aveva raccontato l'amministrazione in una nota lo scorso 14 aprile la dottoressa avrebbe interrotto in maniera improvvisa la propria attività sia nel centro che negli ambulatori di Tolle e Polesine Camerini lasciando 1.500 pazienti sprovvisti di medico.
Ed è proprio su questo punto che la dottoressa Giordani ha deciso di intervenire per rimarcare come siano andate in realtà le cose: «Ho informato il coordinatore dottor Vittorio Avventi e inviato regolare certificato medico all'Aulss 5, inoltre non volendo arrecare ulteriori disagi ho cercato personalmente un sostituto tra vari colleghi, ma non ho trovato nessuno. Purtroppo ribadisco che l'assenza è dovuta a motivi indipendenti dalla mia volontà».
Si inserisce sulla difficoltà di trovare medici la presa di posizione di Silvia Siviero e Cosetta Nicolasi, rispettivamente consigliere di minoranza di Progetto Civico e Lista Bellan che commentano: «È chiaro che il problema non nasce in questo ultimo periodo ma è latente, e tende addirittura ad aggravarsi. I medici di base del comune rimasti (4 per 9.400 pazienti) non possono continuare ad accollarsi tutte le utenze vacanti e dall'altro canto i cittadini non possono subire ritardi o disservizi dovuti alla mancata assistenza del proprio medico di base».
I PROBLEMI

Le due consigliere fanno un excursus delle azioni intraprese da agosto 2020 «la lista Bellan aveva manifestato preoccupazione circa la mancata assegnazione del pediatra di libera scelta fino a gennaio di quest'anno «abbiamo sollevato un ulteriore problema sanitario: la carenza di medici di base a Porto Tolle. In particolare denunciamo una mancata programmazione da parte dell'Ulss 5. Visto che finalmente anche la nostra amministrazione inizia ad alzare la voce, ci uniamo a questa battaglia di cui già ci siamo fatti portavoce, perché l'Azienda sanitaria e la Regione si facciano carico di questa problematica che sta diventando sempre più grave».
Anna Nani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino