VENEZIA - In laguna si mette in moto la macchina della class action per il Dieselgate. In questi giorni il Tribunale di Venezia ha pubblicato l'avviso per l'adesione all'azione di...
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Chiamati all'iniziativa giudiziaria contro Volkswagen Aktiengesellschaft e Volkswagen Group Italia, la cui sede è a Verona, sono tutti coloro che fra il 15 agosto 2009 e il 26 settembre 2015 abbiano comprato sul territorio nazionale una vettura di uno di quei quattro brand, con motore Ea189 Euro 5, in cui sia stato installato il dispositivo Egr e che siano stati richiamati dal gruppo. Gli acquirenti possono scaricare il modulo dal sito www.tribunale.venezia.it. Il documento dovrà essere consegnato in cancelleria, o ad Altroconsumo, insieme ad una copia del certificato di proprietà, della carta di circolazione con l'attestazione delle revisioni e della lettera di richiamo ricevuta da Volkswagen.
Assistita dagli avvocati Guido Scorza, Dario Reccia, Maria Luisa Salvati e Paolo Martinello, l'organizzazione a tutela dei consumatori aveva introdotto l'azione di classe in qualità di rappresentante processuale di Martina Marinari e Letizia Benedetta Ghizzi Panizza, entrambe proprietarie di modelli di Polo con «caratteristiche qualitative e classe di emissione inquinante nella realtà inferiori rispetto ai valori dichiarati, per effetto dell'installazione di un software denominato defeat device», come si legge nell'ordinanza del Tribunale di Venezia. Adesso però a quelle due acquirenti se ne aggiungeranno diverse altre migliaia. «Davide batte Golia commenta Ivo Tarantino, responsabile delle relazioni esterne di Altroconsumo mai più emissioni truccate e diritti calpestati, perché vengono riconosciuti i diritti dei consumatori al risarcimento per lo scandalo Dieselgate. Ora dall'Italia parte l'ondata che si allargherà a tutta Europa, come già negli Stati Uniti». (a.pe)
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Il Gazzettino