Gruppoinverso per bimbi di medie e elementari «Ero senza lavoro e ho creato il doposcuola»

(L.M.) Reinventarsi un lavoro dopo che l'ennesimo contratto di un'occupazione precaria non viene più rinnovato per mancanza di fondi. È quanto ha fatto Veronica Zanon che di...

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(L.M.) Reinventarsi un lavoro dopo che l'ennesimo contratto di un'occupazione precaria non viene più rinnovato per mancanza di fondi. È quanto ha fatto Veronica Zanon che di contratti a tempo come ricercatrice ne aveva ottenuti dall'Arpav, dalle Università di Trieste e Venezia e dal CNR, per non citarne che alcuni. «Ho deciso di aprire un doposcuola con un'amica, insegnante precaria dopo che avevo incominciato ad informarmi su che tipi di orario offrivano le scuole cittadine dovendo iscrivere mia figlia alla prima elementare. Nello scambio di opinioni con altre mamme ho capito che le esigenze di orario vanno oltre quello che offre la scuola - racconta - poi ho seguito storie di donne che si erano reinventate un'occupazione e con Silvia Costanzo abbiamo creato "Gruppoinverso". Le difficoltà ci sono, ma siamo state aiutate dal parroco della nostra parrocchia delle Cave, don Alberico, che ci ha offerto un locale del patronato». Quello di Veronica e Silvia è un doposcuola che, tengono a sottolineare, non è assolutamente un parcheggio per bambini nè un servizio di babysitting. «L'orario va dalle 14 alle 18, con possibilità di frequentare anche solo 2 ore, i ragazzi di elementari e medie svolgono i compiti per casa divisi in gruppi con i più grandi, responsabilizzati verso i più piccini. Inoltre abbiamo già contattato insegnanti di diverse materie per svolgere delle lezioni specifiche. Ad esempio insegnanti di storia dell'Arte per illustrare i monumenti cittadini che andremo a vedere, ma anche artigiani che possano spiegare loro i mestieri anche quelli che vanno scomparendo come il calzolaio, o uscite in piscina». «Vogliamo creare un'esperienza coinvolgente e bella per i ragazzi - aggiunge Silvia Costanzo - Abbiamo deciso di creare un doposcuola nostro, ma ci piacerebbe entrare in rete con altre realtà perché è la formula vincente».

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Il Gazzettino