Grotta di Lourdes, sentite le cerimonie per i 90 anni

Grotta di Lourdes, sentite le cerimonie per i 90 anni
Sono finite le cerimonie per ricordare il 90° anniversario di inaugurazione della Grotta di Lourdes. La fede mariana dei fedeli che frequentano il santuario all'aperto,...

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Sono finite le cerimonie per ricordare il 90° anniversario di inaugurazione della Grotta di Lourdes. La fede mariana dei fedeli che frequentano il santuario all'aperto, tuttavia, si rinnova quotidianamente con preghiere particolari alla Vergine e con atti personali di spiritualità.

Dal 25 settembre 1925 infatti, con la solenne cerimonia presieduta dal vescovo Anselmo Rizzi, il monumento mariano riproducente la grotta di Massabielle è divenuto uno dei luoghi mistici più frequentati di tutta la diocesi. In questo contesto va interpretata la lastra di trachite di circa 100 per 80 centimetri murata alla base delle numerose piastrelle ex-voto infisse sul muro del santuario. Esse riportano le lettere iniziali o i nominativi degli offerenti seguite dall'acronimo Pgr (per grazia ricevuta). La pietra in questione racchiude una immagine stilizzata riferibile alla Vergine con il bambino.
«Si tratta di un fatto realmente accaduto nei pressi della grotta nel maggio del 1932 - spiega lo storico Aldo Rondina-. Una ragazzina mandata dalla mamma ad acquistare dell'olio nel vicino negozio di alimentari, prima di rientrare a casa sostò qualche istante per una preghiera davanti al capitello dedicato alla Vergine, collocato nel muro di cinta del santuario su via Carducci. Una piccola distrazione fece scivolare di mano la bottiglia che andò in frantumi. L'olio fuoriuscito si raccolse sul selciato sottostante formando una inequivocabile immagine mariana. Molti gridarono al miracolo, altri videro in quella figura un segno di approvazione per la realizzazione della grotta-santuario. Molti fedeli comunque chiesero ed ottennero il recupero della grossa lastra di trachite e la sua collocazione entro il recinto sacro ai piedi dell'Immacolata. L'episodio all'epoca fece molto scalpore ed è ancor oggi ricordato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino