ROMA - Una stella polare dell'azione di governo, per il premier Paolo Gentiloni. Una «vergogna», per Matteo Salvini. Si inserisce in questi due confini la reazione a caldo della...
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Pienissimo è invece il sostegno di chi, nelle parole del presidente della Repubblica, è destinato a guidare l'esecutivo almeno fino a che non ci saranno una legge elettorale omogenea.
«Il messaggio di Mattarella sarà un punto di riferimento per l'azione delle istituzioni nel 2017», sottolinea Gentiloni.
Per il ministro degli Esteri e leader di Ncd Angelino Alfano Mattarella «è la guida migliore per l'Italia». Sinistra Italiana rimarca come Mattarella ricordi a tutti la grande questione del «disagio sociale». «Un discorso equilibrato», è il commento di FI - dove Silvio Berlusconi tuttavia resta in silenzio - mentre di segno opposto è la reazione della destra.
«Mattarella non mi rappresenta. Per la Lega gli italiani, i nostri concittadini, vengono prima. Non come Mattarella che mette prima le banche, l'Europa, i poteri forti», attacca Salvini che parla subito dopo il presidente della Repubblica.
Giorgia Meloni di Fdi definisce invece «poco rispettoso imporre un governo identico a quello precedente».
Beppe Grillo (nella foto) nel suo tradizionale intervento via blog ignora il Colle, parla della società del futuro e di un Movimento che «ha rotto il sistema». Attacca «il rumore di stampa e tv che sul referendum non sono riusciti a cambiare la testa agli italiani» e imprime al M5S una vera e propria svolta patriottica. «Siamo italiani e lo voglio gridare per la prima volta. Siamo i migliori e noi siamo la sintesi dei migliori», afferma il leader M5S proponendo, sul tema dei migranti «corridoi umanitari e controlli per chi arriva».
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Il Gazzettino