Nel corteo gridano «la Costituzione non si tocca» e «io dico no». Cercano di fotografare Grillo, ma anche Di Battista, ci sono i tricolori come avevano chiesto gli...
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Tra la folla c'è anche il tempo per un abbraccio tra la Raggi e Grillo. Il sindaco è arrabbiata per come è stata raccontata la vicenda della dirigente nominata anche se indagata (e ieri revocata): «Hanno messo in moto la macchina del fango perché c'è il referendum, ma noi siamo trasparenti». La Raggi, anche dal palco, conferma che se vincesse il Sì non accetterebbe di fare la senatrice come previsto dalla riforma per i sindaci della città metropolitana: «Vogliono un Senato composto da persone che fanno già un altro lavoro. Cosa dovrebbero fare questi senatori in queste poche ore che gli restano? Io dormo tre ore per notte, chi lavora con me lo sa e riceve delle belle mail. Una volta ho dormito in Campidoglio, un sindaco si deve occupare dei problemi di quella città e non andare a fare anche altro». Ma la manifestazione di Roma si interseca con un passaggio politico delicatissimo per il M5S che durante il corteo è rimasto con gli occhi incollati alle notizie che arrivavano da Palermo dove ieri ci sono stati gli interrogatori delle due attiviste coinvolte nell'indagine sulle firme false.
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Il Gazzettino