Grillo dà il via alle "quirinarie" e riscopre Bersani

Grillo dà il via alle "quirinarie" e riscopre Bersani
ROMA - Grillo dà il via alle "quirinarie", le votazioni sul web riservate agli iscritti al Movimento per scegliere il candidato più gradito per il Colle. La rosa è di dieci...

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ROMA - Grillo dà il via alle "quirinarie", le votazioni sul web riservate agli iscritti al Movimento per scegliere il candidato più gradito per il Colle. La rosa è di dieci nomi, che però scendono immediatamente a nove con la rinuncia preventiva di Lorenza Carlassarre, la giurista e costituzionalista acclamatissima tra i parlamentari che hanno indicato i nomi. Tra i quali spiccano quelli di Romano Prodi e Pierluigi Bersani. Un colpo di scena: se infatti Grillo e Casaleggio spiegano che Prodi è stato inserito per «onorare l'impegno preso con i parlamentari del Pd» di inserire il nome da loro proposto nella consultazione da fare in rete, la candidatura di Bersani arriva come un netto segnale politico della disponibilità del Movimento a voler spezzare il patto del Nazareno. Grillo, insomma, riscopre, e forse rivaluta, il politico che nel marzo 2013, all'indomani delle elezioni, offrì ai Cinquestelle di collaborare al governo che stava formando, concordando le riforme da fare. E i grillini, allora, lo trattarono a pesci in faccia in diretta streaming.

Ma il nome 'vero' su cui M5s punta è quello di Prodi. Il M5s offre insomma alla minoranza Pd e a Sel la sua disponibilità a convergere su Prodi (o eventualmente Bersani) per indebolire Renzi ma rafforza allo stesso tempo il premier nella trattativa con Berlusconi consentendogli di tenere alta la candidatura di Mattarella. Nessuno, a questo punto, si stupirebbe se il risultato delle Quirinarie indicasse proprio Romano Prodi come il candidato 'di bandiera' del M5s. Gli altri nomi che verranno offerti alla Rete sono invece 'puri' candidati di bandiera del M5s: Raffaele Cantone, Nino Di Matteo, Ferdinando Imposimato, Elio Lannutti, Paolo Maddalena, Salvatore Settis e Gustavo Zagrebelsky. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino