Grillini contro il "lavoro volontario" al Salone della Cultura

Grillini contro il "lavoro volontario" al Salone della Cultura
L'esposto è stato spedito direttamente all'Ispettorato provinciale del Lavoro, alla Guardia di Finanza e al Comando dei Vigili del fuoco. Il Movimento Cinque Stelle va...

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L'esposto è stato spedito direttamente all'Ispettorato provinciale del Lavoro, alla Guardia di Finanza e al Comando dei Vigili del fuoco. Il Movimento Cinque Stelle va all'attacco di "Venezie Post", la società che proprio questa mattina aprirà i battenti di "Cult Venezie-Salone europeo della Cultura" che si terrà fino a domenica prossima al Terminal di San Basilio. In una nota una quindicina di grillini, guidati da Davide Scano, chiedono un'azione di controllo sulla legittimità e delle condizioni di impiego di volontari impegnati nel Salone della Cultura e che, secondo l'M5S risulterebbero assolutamente distorte. «Il ricorso ai volontari - dicono i grillini - appare un esempio eclatante d'uso improprio e distorto di manodopera considerata la legge quadro 266/91». In sostanza l'M5S contesta il reclutamento del personale e che questo sia stato messo a svolgere mansioni di tipo professionale (addetti di segreteria, ufficio stampa, assistenti di allestimento, reception desk). Immediata la replica di Filiberto Zovico (Cult Venezie). «É una procedura usata da tutti, basti pensare al reclutamento di volontari di PordenoneLegge. Riteniamo altresì che si tratti, come lo è sempre stato, di un'esperienza importante per i giovani per come viene svolta. Non si tratta di stage, ma di attività che potrebbero equipararsi al semplice volantino distribuito dal militante grillini. I militanti quando lo fanno vengono anche inquadrati professionalmente? Qui si tratta di formule di arricchimento curriculare».
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Il Gazzettino