«Grazie bimbi per questi disegni: verranno esposti»

Zaia e i bambini della scuola materna Don Bosco dell'Agosti di Belluno in grande sintonia, ieri mattina in stazione. Una scena che rimanda ai film ispirati al Don Camillo di...

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Zaia e i bambini della scuola materna Don Bosco dell'Agosti di Belluno in grande sintonia, ieri mattina in stazione. Una scena che rimanda ai film ispirati al Don Camillo di Guareschi, quella a cui si è potuti assistere all'arrivo del treno. Il coro dei bambini, ordinatamente disposti su un palco, infatti, si è esibito nelle prime due strofe dell'Inno di Mameli, alla presenza del presidente della Regione Zaia, del ministro Federico D'Incà e di molte istituzioni locali e liberi cittadini. Commovente il momento in cui una bambina ha consegnato al governatore un plico di disegni realizzati nell'ultimo anno. I bambini sono stati invitati, come da protocollo a lasciare la stazione, salvo poi essere richiamati indietro dallo stesso presidente Zaia, che non li ha lasciati andare. Il suo desiderio era quello che i bimbi ascoltassero un applauso a loro dedicato e che partecipassero all'inaugurazione del primo treno diretto ed elettrico sulla linea Belluno-Venezia. «Grazie ai bambini dell'istituto Don Bosco che ci hanno ricevuto questa mattina, un grande applauso ha esordito Luca Zaia -. Questi sono tutti applausi per voi, godeteveli». Dopo alcuni sguardi complici tra i piccoli e il governatore, è tornato al microfono: «I bimbi, questa mattina, mi hanno donato tutta una raccolta di disegni, l'ho vista e vi annuncio già che diventerà parte integrante della mostra dei disegni dei bambini sul Covid e quindi verrà esposta in tutte le città del Veneto già da ottobre di quest'anno, grazie per tutti i disegni». Poi Zaia ha cominciato il suo discorso, ma il vociare dei piccoli, tutti emozionati, lo ha costretto ad un'interruzione: «Ragazzi, allora facciamo così: se state buoni vi facciamo salire sul treno e incontrare il macchinista poi rivolto al pubblico, sentito il silenzio dei piccoli -. Ecco, silenzio. Tutti buoni». (Fe.Fa.)

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Il Gazzettino