«Grazie agli emigranti veneti»

«Grazie agli emigranti veneti»
FREGONANon è bastata la pioggia a fermare i circa tremila trevigiani che si sono ritrovati, per la ventisettesima volta, al consueto appuntamento annuale in Pian del Cansiglio....

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FREGONA
Non è bastata la pioggia a fermare i circa tremila trevigiani che si sono ritrovati, per la ventisettesima volta, al consueto appuntamento annuale in Pian del Cansiglio. Ogni anno arrivano da tutto il mondo a suggellare la loro appartenenza a una terra che hanno dovuto lasciare tanti anni fa, ma che continuano ad amare. Dall'Australia e dal Sudafrica, dal Canada al Brasile c'erano le rappresentanze degli oltre diecimila trevisani che, sparsi in tutto il mondo, sono stati raccolti in un'associazione da don Canuto Toso nel 1973. Il sacerdote ha concelebrato la messa con l'arcivescovo di Loreto e della Basilica di S. Antonio da Padova Fabio Dal Cin assieme a don Giacomo Ferrighetto e don Angelo Arman.

LA CERIMONIA
L'incontro si è tenuto per la prima volta nella nuova tensostruttura di Veneto Agricoltura della Regione Veneto, a circa un chilometro dal rifugio Sant'Osvaldo. Il maestro Pierangelo Callesella ha diretto il coro Corale dei Laghi di Tarzo e Revine.
Presenti in prima fila l'europarlamentare Gianantonio Da Re e l'assessore Manuela Lanzarin, assieme ai numerosi sindaci della Marca Trevigiana, con in testa il sindaco di Treviso Mario Conte. «Il raduno della Trevisani nel mondo - ha detto il sindaco Conte - è da sempre un momento di condivisione di storia, valori, ricordi, sogni e speranze. Una condivisione di esperienze incredibili che unisce generazioni e azzera le distanze. Quei valori che don Canuto Toso ha da sempre trasmesso, valori di comunità, valori di fratellanza e valori civici. Ogni anno dopo il raduno del Cansiglio mi sento un uomo più ricco proprio di quei valori». Il presidente della Regione Luca Zaia non ha potuto presenziare alla cerimonia ma ha inviato un saluto. «I nostri nonni e bisnonni partivano con le valigie di cartone, per necessità, per fame. Oggi i giovani emigranti esportano idee ed eccellenze. I veneti e i trevisani hanno fatto conoscere questa regione e questa provincia al mondo intero e dobbiamo esserne fieri».
I PREMI

Prima del consueto pranzo al quale hanno partecipato circa seicento persone sono stati premiati dall'assessore Lanzarin con il premio eccellenze venete all'interno dell'undicesima edizione dei Veneti nel mondo: Nicoletta Berto, Emilio Bridda, e Silvio Ponza ai quali è stata consegnata una targa con il leone di San Marco, una pergamena e una bandiera della Regione Veneto. La Trevisani nel mondo ha premiato alcuni dei suoi soci più attivi, entrambi di Fregona che si sono distinti negli anni nell'organizzare questo evento, Gino Da Ros e Luigi Battistin.
Pio Dal Cin
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Il Gazzettino