Sono stati incastrati da una spilla d'oro e dai navigatori satellitari delle loro auto. Così i carabinieri hanno scoperto la banda che l'altra mattina ha rapinato un'anziana di...
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L'operazione dei carabinieri di Legnaro, in collaborazione con i Norm delle Compagnie di Piove di Sacco e di Valdagno, ha portato all'arresto di Placido Scattolin, residente a Saonara, accusato di ricettazione, e al fermo per rapina, lesioni personali e furto di tre romeni, senza fissa dimora ma che facevano "base" in un'abitazione di via Padova a Vigonovo, nel Veneziano: Alexandru Varvarici, 25 anni, Andrei Alexandru Morosan, 27 anni, e Iurie Bunu, 27 anni. Con loro denunciati a piede libero altri due romeni, L.V., di 22 anni, e C.C., di 35, che condividevano la casa di Vigonovo. Per tutti e cinque gli stranieri è scattata anche la denuncia per ricettazione.
Da tempo i carabinieri di Legnaro tenevano d'occhio l'abitazione di Scattolin a Saonara, dove avevano notato un andirivieni sospetto di persone, già note alle forze dell'ordine. L'intuizione è scattata dopo aver avuto notizia della rapina nel Vicentino dove tre individui con il volto travisato avevano aggredito alle 8.30 l'ottantatreenne Maria Cracco. Avevano già "ripulito" dei gioielli nello stesso caseggiato di via dei Mille l'appartamento della nuora, in quel momento vuoto. Subito i controlli davanti alla casa di Scattolin e intorno alle 10 è arrivato Varvarici, che con il padovano è subito andato da un compro oro di Padova per vendere una spilla d'oro, risultata rubata nella casa dell'anziana. A quel punto i due sono stati bloccati, e sono partiti i controlli sui navigatori satellitari degli altri sospettati. Tutti e tre erano andati nel Vicentino in mattinata.
Nell'appartamento di Vigonovo sono state ritrovate diverse sacche di materiale sportivo, rubato il 20 gennaio scorso alle società di calcio di Fiesso d'Artico e di Dolo. La merce, del valore di 10mila euro, è già stata restituita. I carabinieri hanno trovato anche pc, impianti acustici, cellulari e navigatori satellitari per altri 8mila euro: stanno ora cercando di risalire ai proprietari.
Le indagini proseguono. Gli investigatori vogliono accertare gli eventuali reati commessi in provincia di Padova. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino