Gli operatori del turismo agli agricoltori «Investite sulla cultura dell'accoglienza»

Gli operatori del turismo agli agricoltori «Investite sulla cultura dell'accoglienza»
CONEGLIANOProve di dialogo tra agricoltori e operatori del mondo del turismo nel nome delle colline patrimonio dell'umanità Unesco. Giovedì sera, nella sala dei Battuti del...

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CONEGLIANO
Prove di dialogo tra agricoltori e operatori del mondo del turismo nel nome delle colline patrimonio dell'umanità Unesco. Giovedì sera, nella sala dei Battuti del duomo, si è tenuta una tavola rotonda promossa da Confagricoltura e organizzata da Martina Dal Grande, presidente dei giovani della medesima associazione trevigiana, per aprire il confronto tra il mondo agricolo e quello turistico «finalizzato alla reciproca conoscenza ha spiegato Dal Grande e all'avvio di un auspicato percorso di cooperazione tra i due comparti alla luce della recente elezione a sito Unesco delle colline di Conegliano e Valdobbiadene».

Sono intervenuti Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto; Roberto Salvo, dirigente del settore agroambiente della Regione Veneto; Alessandro Martini, del consorzio Marca Treviso; e hanno portato il loro contributo anche il sindaco Fabio Chies e l'assessore e presidente dell'associazione Città del Vino Floriano Zambon. «Gli agricoltori devono aumentare la loro cultura dell'accoglienza ha detto Lodovico Giustiniani Aprire di più le proprie aziende. Le norme che glielo permettono ci sono già. Inizialmente dovranno fare magari un investimento, ma sarà una crescita professionale». Un invito dunque a chi si occupa in prima persona di questo territorio patrimonio dell'umanità ad aprire i propri orizzonti e cogliere le nuove opportunità che il riconoscimento Unesco porta con sé, con la consapevolezza che l'Unesco ha eletto a tesoro mondiale il paesaggio, non il Prosecco.
Dal canto loro, gli operatori del settore turistico hanno chiesto agli agricoltori di tenere le loro aziende e cantine aperte nei giorni in cui c'è un maggior afflusso di turisti, quali il fine settimana e le festività; e di favorire l'accoglienza conoscendo le lingue straniere, almeno l'inglese. «Il territorio è già riconosciuto come méta enoturistica prosegue Giustiniani ma è importante informare anche i cittadini che ci vivono di ciò che stiamo facendo, in particolare per la sostenibilità ambientale. Ci vuole più dialogo con chi vive sul territorio, per evitare malintesi e la nascita di tensioni».

Agli amministratori locali, entrambe le categorie chiedono l'implementazione delle infrastrutture ciclabili. È emerso che i turisti sono sempre più esigenti e si muovono in gruppi sempre più piccoli, spesso soltanto a coppie. «Siamo consapevoli che il riconoscimento è solo un punto di partenza ha detto Giustiniani e che dobbiamo lavorare insieme con l'obiettivo di un turismo sostenibile. Quello intrapreso stasera ha concluso è un percorso importante».
Elisa Giraud
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Il Gazzettino