Gli industriali: «Bene l'apertura ambientalista ma no a meline»

Gli industriali: «Bene l'apertura ambientalista ma no a meline»
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GRANDI OPERE
BELLUNO Di ambientalismo si può anche morire. Come di eccesso di edilizia. In medio stat virtus, come dicevano i romani. In mezzo, ci sta il punto di contatto tra mondo dell'impresa e galassia verde. Un incontro a cui Confindustria Belluno Dolomiti non si sottrae. Anzi. La presidente Lorraine Berton invita le associazioni ambientaliste al dialogo. A patto che si evitino tavoli inconcludenti. In vista ci sono i Mondiali di sci e le Ompiadi.

IN BALLO IL FUTURO
«Accogliamo con favore l'apertura al dialogo delle sigle ambientaliste. Non abbiamo paura del confronto, anzi pensiamo sia necessario, arrivati a questo punto e con Mondiali e Olimpiadi alle porte, giocare a carte scoperte. Ma stavolta bisogna fare sintesi. Gli appuntamenti alle porte non ci permettono temporeggiamenti o meline. In ballo c'è il futuro». Lo dicono la presidente Berton e il coordinatore del Tavolo delle Infrastrutture, Domenico Limana.
Parole distensive dopo la stagione delle lotte ambientaliste con dito puntato verso Palazzo Doglioni Dalmas. «La nostra associazione, muovendosi in nome delle sue aziende che vivono e operano in queste terre, vuole il bene del territorio e ha bene in mente i valori della sostenibilità e dell'innovazione, concetti che stiamo ribadendo all'interno di Confindustria per la Montagna e degli Stati generali della Montagna - continua Berton, riferendosi allo sguardo sostenibile che gli imprenditori bellunesi hanno imparato a usare -. Mai come oggi, interessi delle aziende e interessi del territorio coincidono: le aziende che vivono e operano nella nostra montagna sono quelle che hanno resistito agli echi della facile delocalizzazione, a una crisi finanziaria senza precedenti e stanno partecipando alla ricostruzione post-Vaia».
LEGALITÀ
Berton ricorda poi quanto Confindustria sta facendo anche sul fronte della legalità. «Le associazioni ambientaliste parlano della necessità di stare attenti a possibili infiltrazioni della criminalità organizzata in vista dei cantieri per Mondiali e Olimpiadi. Noi stiamo tenendo alta la guardia. Poche settimane fa abbiano associato a Confindustria Belluno Dolomiti l'imprenditore anti-ndrangheta Mauro Esposito e presto conferiremo una delega per la legalità. Anche qui non saremo spettatori».
CONCRETEZZA

Dal dialogo con gli ambientalisti, però, non deve nascere l'alibi per non fare niente. La parola d'ordine resta concretezza. «Bene, anzi benissimo, il dialogo, ma no a tavoli inconcludenti: - dice Limana -. Con tutto quello che c'è in ballo per il Bellunese, non ce lo possiamo proprio permettere. Autostrada? Bene che anche l'assessore regionale Caner abbia aperto alla possibilità dello sbocco a Nord. Anche la politica è chiamata a fare sintesi e darci delle risposte».
Damiano Tormen
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Il Gazzettino