GLI AZZURRI VENEZIA La sensazione è di avere scampato il pericolo di trovarsi

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GLI AZZURRIVENEZIA La sensazione è di avere scampato il pericolo di trovarsi a mani vuote dopo avere scalato il palo della cuccagna. I primi dati che, faticosamente, sono...

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GLI AZZURRI
VENEZIA La sensazione è di avere scampato il pericolo di trovarsi a mani vuote dopo avere scalato il palo della cuccagna. I primi dati che, faticosamente, sono cominciati ad affluire non erano proprio confortanti per Forza Italia. Nel tardo pomeriggio, quando era stato scrutinato appena il 10% delle schede, dava Forza Italia al di sotto della soglia critica del 3 per cento, che avrebbe escluso i rappresentanti del movimento che fu di Giancarlo Galan dal Consiglio regionale. E da una maggioranza schiacciante a favore del centrodestra di Luca Zaia.

SVOLTA IN SERATA
Poi i dati hanno cominciato lentamente a risalire e in serata, a metà delle operazioni di spoglio, l'azzurro era diventato già meno sbiadito, in ogni caso al di sopra della percentuale che avrebbe garantito la rappresentanza a Palazzo Ferro Fini, dove i consiglieri uscenti erano quattro. «Non faccio i salti di gioia - è il primo commento del coordinatore regionale Michele Zuin, già parlamentare e vicesindaco uscente della Giunta di Luigi Brugnaro a Venezia - ma portare a casa un 3,5-4% non è un risultato da buttare. Se riesco a portare a casa un paio di consiglieri, e la Lega ne ottiene 8-9 per noi è un buon risultato, se si considera che la candidatura di Zaia ha pescato dappertutto». A destra come a sinistra, ma soprattutto nel polo moderato che rappresenta il bacino elettorale di Forza Italia. Confortanti, per Zuin, i primi dati che in serata sono arrivati da Verona, tradizionale roccaforte del centrodestra, ma anche da Padova e Venezia. «In ogni caso si è vinto - prosegue Zuin - non stiamo certo parlando di una sconfitta». Forza Italia del resto non doveva vedersela soltanto con la Lega di Zaia ma anche con i Fratelli d'Italia che, in questi anni, hanno esercitato una notevole attrattiva fra i militanti del centrodestra. Agli azzurri è poi venuto a mancare il sostegno di Silvio Berlusconi, colpito dal virus e costretto a rinunciare, dopo anni, a vivere in prima persona la campagna elettorale. «Aveva promesso di venire in Veneto, la sua presenza avrebbe portato qualcosa in più - ammette Zuin - In questo momento però la cosa più importante è che il presidente abbia vinto la sua battaglia personale contro il virus».
ATTESA A VENEZIA
Ora per Zuin non resta che guardare in casa propria: «La vedo bene in chiave veneziana - dice - conto che il risultato di Zaia faccia sentire i suoi effetti sulla candidatura di Brugnaro e vada ad aggiungersi a quanto otterranno in città Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Rispetto all'exit poll del primo pomeriggio vedo ancora il sindaco sopra il 50%.

Alberto Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino