Giuseppe Roma Siamo alla stretta finale per definire contenuti e modalità operative del Piano Nazionale di Ripresa e...
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Siamo alla stretta finale per definire contenuti e modalità operative del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) che, grazie alla rilevante mole di investimenti, potrebbe farci uscire dalle secche della pandemia e dare una scossa al sistema economico. All'Italia sono destinate tante risorse, ma resta nebuloso in che modo si trasformeranno concretamente in lavoro e benessere per gli italiani.
Non manca la creatività nel confezionare progetti innovativi e individuare le sfide per accrescere la nostra competitività. Tuttavia sappiamo che il punto debole resta quello di scendere dai cieli delle idee sulla nuda terra dei risultati, individuando il percorso più idoneo e trasparente per realizzare opere e servizi in tempi ragionevoli.
A quanto se ne sa, la governance del Piano, quindi la sua gestione operativa, è stata fin qui pensata seguendo una logica che va dall'alto verso il basso. Si prevede un coordinamento centrale di tipo interministeriale (alla Presidenza del Consiglio e al Cipes) con strutture amministrative per distribuire le risorse, valutare, controllare e rendicontare a Bruxelles. Alle Regioni ed enti locali verrebbero attribuite le responsabilità attuative, di sorveglianza e integrazione degli interventi nella programmazione ordinaria, funzioni da esercitare con l'aiuto delle società di assistenza tecnica, su cui in passato non sono mancate pesanti critiche.(...)
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Il Gazzettino