Giugliano e CR7: la coppia più bella del calcio italiano

Giugliano e CR7: la coppia più bella del calcio italiano
ISTRANA Manuela Giugliano, centrocampista offensiva della nazionale in forza alla Roma Calciatrice dell'Anno premiata a Milano con l'Oscar dell'Aic assieme a sua maestà CR7...

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ISTRANA
Manuela Giugliano, centrocampista offensiva della nazionale in forza alla Roma Calciatrice dell'Anno premiata a Milano con l'Oscar dell'Aic assieme a sua maestà CR7 Cristiano Ronaldo.

Le super partite al femminile dei mondiali dell'ultima estate erano state seguite dagli istranesi, in quanto tra le fila azzurre vi milita la giovane compaesana Manuela Giugliano, assurta agli onori della cronaca grazie alle scintille esplose al centro del campo da una Giugliano balda guerriera. Nulla nasce dal nulla. E così il calcio Istrana si gode di avere formato quello che è oggi diventato un gioiello calcistico femminile a gittata mondiale.
Aveva 6 anni quando si accostò agli impianti sportivi di via Padernelle e vi rimase fino a 11. Il presidente del calcio Istrana Fabio Marconato non sta più nella pelle («Sono fiero di lei, è un punto di orgoglio») ma alle stelle è anche Giovanni Casanova, per 30 anni ds del club e tecnico delle giovanili che di Manuela è stato il maestro sin dai primi passi e ne è ora il suo estimatore «E' semplice ed educata, la testa sulle spalle. Ho subito notato le sue doti e si vedeva che era brava. Di solito era unica fra tanti maschietti. Lo è stato anche ad un torneo importante che si era svolto a Montebelluna dove venne premiata come unica femminuccia di tutta la competizione. Oggi la vediamo giocare con stile e schemi adeguati. Anche battagliera come la ho sempre conosciuta».
Papà Ciro come vive queste emozioni, cosa prova vederla a così alti livelli?
«La penso sempre e vederla sul campo è motivo di orgoglio. Spesso mi vengono i brividi. Mamma Linda ne sa qualcosa. Il calcio Istrana è stato fondamentale per forgiarla. Non è facile crescere bambini specie se unica femminuccia tra tutti maschi». E mamma Linda come reagisce? «Anche lei si emoziona. Inizialmente non voleva farla giocare così diversa dagli altri. Provò anche con la pallavolo, ma l'allenatore disse subito che Emanuela aveva ottime facoltà di gioco di gamba e non di mano. Poi mamma si è ricreduta e a vederla giocare, oggi si immedesima al massimo».
Questa ragazze giocano a livello dilettantistico ma meriterebbero ben altro riconoscimento.

«Se parliamo di livello economico è pochissimo quello che ricevono. Giocano con grande passione, ci mettono anima e corpo. A loro basta anche un piccolo sostentamento»
Riccardo Masini
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Il Gazzettino