«Giù le mani dalla nostra coscienza»

«Giù le mani dalla nostra coscienza»
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PORDENONE - (d.l.) La comparsa dei maxi-manifesti anti-accatoni comparsi ieri in diversi punti della città ha suscitato immediatamente lo sdegno di alcuni esponenti della minoranza consiliare. La lista civica Il Fiume attacca l'Amministrazione che aveva annunciato la campagna di comunicazione anti-elemosine: «Abbiamo già espresso la nostra contrarietà a questa iniziativa. Il motivo? Il racket non si combatte certo così. Bisogna colpire il vertice della piramide altrimenti queste persone, sfruttate per raccogliere soldi, rischiano anche di essere punite dai loro aguzzini». E poi la stoccata: «Giù le mani dalla nostre coscienze». Come dire: l'elemosina è ancora un atto di libertà che ciascuno può scegliere come esercitare.

Rincara la dose il consigliere comunale Mario Bianchini della stessa lista: «Un messaggio, tra l'altro proprio sotto Natale, che rischia di essere devastante per come potrebbe essere interpretato: i mendicanti vengono associati ai criminali. In realtà i mendicanti sono le vere vittime e con quei manifesti giganteschi si rischia di penalizzarli ulteriormente attraverso i sequestri che sono stati attuati di pochi spiccioli. Sarà mica questa la criminalità?». Ma Bianchini insiste: «Prima paragonando la nostra città a Scampia, ora facendo credere che siamo in mano al racket criminale degli accattoni: ma il sindaco Alessandro Ciriani sa che sta governando una città che è risultata - statistiche alla mano - prima alla voce sicurezza e quarta sotto l'aspetto della qualità della vita».
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Il Gazzettino