Giro di vite sulle slot a Ca' Sugana I gestori: «Diamo anche lavoro»

Giro di vite sulle slot a Ca' Sugana I gestori: «Diamo anche lavoro»
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TREVISO - (P. Cal.) Continua la pressione dei rappresentanti di sale giochi, e dei distributori di video lottery e slotmachine, sui consiglieri comunali che stanno lavorando per introdurre norme sempre più restrittive sul gioco d'azzardo in città.

E dopo il caso di Riccardo Barbisan (Lega), che ha ricevuto telefonate in cui gli si consigliava di lasciar perdere la sua proposta di delibera consigliare per ridurre gli orari di utilizzo delle slot, adesso tocca a Sossio Vitale (Treviso Civica), firmatario di altre due proposte di delibera per modificare gli attuali regolamenti comunali sul tema. «Preciso - premette Vitale - non ho ricevuto alcuna minaccia o pressione ma solo una richiesta d'incontro». A contattarlo alcuni gestori e dirigenti di società che si occupano della vendita e realizzazione delle «macchinette»: «Mi hanno fatto presente che, in provincia, questo settore dà lavoro a circa quattrocento persone e questa attività dovrebbero essere normata a livello nazionale e non locale».
Che la questione sia complessa è evidente: «Non posso ignorare che per alcuni piccoli esercizi avere un paio di quelle macchinette significa guadagnare i soldi per pagarsi l'affitto. Ma allo stesso tempo ci sono sale giochi aperte 24 ore su 24». E dei pericoli di questo tipo di attività si occupa la mostra «Azzardo, non chiamatelo gioco» inaugurata nei locali dell'ex Gil: 35 vignette per sviscerare un problema sempre più grave per tante persone. «Ad ogni modo - conclude Vitale - il confronto è sempre utile ma la volontà politica di questa amministrazione è di andare avanti nella strada intrapresa di mettere dei paletti al gioco d'azzardo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino