Giovani senza lavoro: «Più sinergia con le scuole»

Giovani senza lavoro: «Più sinergia con le scuole»
«La piaga della disoccupazione giovanile si combatte incentivando una...

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«La piaga della disoccupazione giovanile si combatte incentivando una sempre maggiore collaborazione tra la scuola e il mondo imprenditoriale». E' il messaggio di fondo scaturito dal convegno che si è tenuto ieri sul tema: Alternanza scuola-lavoro, promosso dal Forum Attività Produttive di Casale presieduto da Andrea Sartoretto cui aderiscono una sessantina di aziende locali che operano nel settore delle piccole e medie imprese artigianali e industriali. Il confronto sull'alternanza scuola-lavoro ha offerto molti spunti di riflessione sulla legge 107 del 2015 (la Buona Scuola) che rende obbligatoria per tutti gli studenti dell'ultimo triennio delle scuole superiori, compresi i licei, i corsi di formazione presso le aziende del territorio. Ad aprire l'interessante dibattito è stato il sindaco di Casale Stefano Giuliato. «ll coinvolgimento degli studenti nelle attività imprenditoriali -ha detto il capo dell'esecutivo- è l'arma vincente per creare una società sostenibile. Ma per combattere la crisi serve eliminare la burocrazia inutile che sta mortificando il rilancio delle imprese». Sull'importanza dei corsi di formazione stabiliti dalla legge 107 si sono soffermati Antonina Randazzo (preside dell'Istituto comprensivo di Casale), Antonino Stina (dirigente del Cfp Turazza), Anna Durigon (dirigente Istituto tecnico Mazzotti), Luigi Clama (dirigente Liceo scientifico Leonardo Da Vinci). Hanno portato la loro testimonianza sulla validità dei corsi di formazione Linda Giusti e Alessandro Fabbri, allievi del Liceo Da Vinci. L'imprenditore Riccardo Zanchetta, titolare dell'omonimo caseificio casalese, ha ricordato di aver assunto una mezza dozzina di studenti tra quelli che hanno fatto gli stage di formazione nella sua azienda. Molto atteso l'intervento di Mario Pozza, presidente di Camera di Commercio di Treviso e Belluno. «Dal nostro osservatorio economico -ha rilevato- arrivano segnali di ripresa economica che ci fanno ben sperare. A fare da traino sono i settori del mobile, del metalmeccanico e dell'automobile. In attesa di prima occupazione ci sono circa 24 mila studenti della Marca e altri 7-8 mila della provincia di Belluno»

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Il Gazzettino