Giovane pordenonese ferito nello schianto mortale

Giovane pordenonese ferito nello schianto mortale
SCHIANTO FATALEPORDENONE È di un morto e due feriti il triste bilancio di uno scontro frontale tra due auto avvenuto alle 4.30 di domenica mattina a San Fior, lungo la...

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SCHIANTO FATALE
PORDENONE È di un morto e due feriti il triste bilancio di uno scontro frontale tra due auto avvenuto alle 4.30 di domenica mattina a San Fior, lungo la Pontebbana. A trovare la morte, lungo il rettilineo di via Europa, è stato un diciottenne del posto Massimo Pizzol, divenuto maggiorenne lo scorso giugno e che era al volante di una Fiat Punto che si è scontrata con una Peugeot condotta dal ventottenne pordenonese M.D. Per Pizzol - che stando alle prime ricostruzioni avrebbe viaggiato senza allacciare la cintura di sicurezza - la morte è stata pressoché istantanea, mentre l'amico e coetaneo che viaggiava al suo fianco, Riccardo Covre, nello schianto ha riportato ferite non gravi (la diagnosi parla di un trauma cranico e alcune lesioni agli arti), analogamente al ventottenne pordenonese.

I due sono stati ricoverati in ospedale, il primo a Vittorio Veneto e l'altro a Conegliano. Le loro condizioni non destano comunque preoccupazione. Stando sempre alle prime ricostrruzioni i due ragazzi veneti stavano rientrando a casa (Massimo Pizzol, studente all'Ipsia di Vittorio Veneto dove frequentava l'ultimo anno, abitava con la famiglia poco distante dal punto in cui è avvenuto lo scontro e molto probabilmente stava riaccompagnando a casa l'amico Riccardo prima di rincasare a sua volta) dopo una serata trascorsa in compagnia, in un locale di San Vendemmiano.
Per Massimo Pizzol non c'è stato nulla da fare. I medici, nonostante i tentativi disperati per salvarlo, si sono dovuti arrendere e constatarne il decesso.
Quanto allo scontro frontale tra le due auto, la dinamica pare non lasciare adito a dubbi. L'auto di Pizzol, non si sa se per un colpo di sonno oppure un malore, ha invaso completamente la corsia opposta proprio mentre stava sopraggiungendo la Peugeot guidata dal pordenonese e l'impatto è stato tanto violento quanto inevitabile. Le auto, dal terribile botto, si sono girate su loro stesse. E per Massimo è stata la fine.

La famiglia dello sfortunato giovane ha deciso che Massimo donerà gli organi. Un ultimo gesto di generosità «Perché lui avrebbe voluto così», dicono gli amici più vicini a lui.
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Il Gazzettino