Giordani: «Ospedale, totale fiducia in Zaia»

Giordani: «Ospedale, totale fiducia in Zaia»
IL POLO DELLA SANITÀPADOVA «Credo che Zaia sul nuovo ospedale si stia muovendo molto bene». Sergio Giordani ha accolto con soddisfazione la notizia che il governatore Luca Zaia...

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IL POLO DELLA SANITÀ
PADOVA «Credo che Zaia sul nuovo ospedale si stia muovendo molto bene». Sergio Giordani ha accolto con soddisfazione la notizia che il governatore Luca Zaia avrebbe preso contatti con la Banca d'investimento europea per finanziare il nuovo ospedale a Padova est e per ristrutturale l'area di via Giustiniani.

«Per me non è certo una novità, il presidente della Regione ha sempre detto che il finanziamento del progetto è l'ultimo dei problemi - ha detto il sindaco - Sono tranquillissimo. Lo dico senza remore: Zaia è bravo, sa cosa fare e io ho piena fiducia in lui». Insomma, da parte di Palazzo Moroni si ostenta la massima fiducia verso l'impegno della Regione nel portare in porto il progetto. Una fiducia che si è consolidata anche con la firma dello scorso 20 novembre, quando il Comune ha conferito alla Regione le aree di San Lazzaro dove dovrà essere realizzato il nuovo polo ospedaliero. Il prossimo passaggio sarà l'accordo di programma tra le parti coinvolte nell'operazione. A quel punto potrà partire la progettazione vera e propria.
FUTURO
A palazzo Moroni, però, soprattutto l'ala sinistra che sostiene la giunta Giordani, scalpita per capire cosa ha in serbo il futuro, soprattutto per quanto concerne l'area di via Giustiniani. Coalizione civica ha mal digerito la decisione di optare per la soluzione dei due poli. Uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale di Arturo Lorenzoni era infatti un no deciso ad ogni ipotesi che prevedesse di portare fuori da via Giustiniani l'ospedale. Ma le cose sono andate diversamente e anche Coalizione ha dovuto, senza troppo entusiasmo, dire sì al doppio polo sanitario.
In seno al popolo arancione, poi, non sono pochi quelli che sperano che, alla fine, il nuovo polo a San Lazzaro rimanga solo sulla carta. Nonostante questo, un paio di settimane fa a sparigliare le carte ha provveduto Lorenzoni: «A decidere se intervenire prima in via Giustiniani o a San Lazzaro sarà chi mette i soldi, ovvero la Regione. Si tratta di una decisione che spetta alla giunta Zaia - ha affermato il vicesindaco - In questi ultimi anni la Sanità è cambiata radicalmente. Di conseguenza credo abbia un senso che, da una parte, resti l'ospedale come l'abbiamo sempre conosciuto mentre, dall'altra, si crei una struttura di eccellenza che si occuparà di ricerca e innovazione».
Lorenzoni non pare più di tanto preoccupato neppure per i mal di pancia di Coalizione: «Credo che, al di là delle perplessità iniziali, sia stata compresa e condivisa la bontà dell'intervento. La cessione delle aree di Padova est da parte del Comune, rappresenta un punto di arrivo importante. Ora il pallino è in mano a Zaia».
PROPOSTA
Il Comune, però, non è ancora fuori dalla partita. «Con la Regione lavoreremo al cambio di destinazione d'uso delle aree di San Lazzaro - continua Lorenzoni - Credo che un'operazione di questo tipo vada fatta anche per via Giustiniani. I terreni su cui sorge l'attuale polo ospedaliero, infatti, oggi hanno destinazione a servizi generali. La destinazione più appropriata è, invece, quella a servizi ospedalieri».

Lorenzoni, poi, ha accolto con un certo interesse la proposta messa in campo dall'Università per la creazione di una sorta di people mover (un mezzo che viaggia su una rotaia sopraelevata) che unirebbe l'attuale ospedale con la nuova struttura a Padova est. Mezzo che, in tutti i casi, verrebbe destinato solamente al personale ospedaliero ed, eventualmente, ai ricoverati.
Alberto Rodighiero
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Il Gazzettino