Ginnasio Bocchi, una storia irripetibile

Ginnasio Bocchi, una storia irripetibile
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(G.Fra.) «L'idea di una pubblicazione sui 175 anni di scuola superiore in città è nata durante una ricerca d'archivio, commissionata dalla fondazione ad Anna Casarotto, per inventariare e mettere in sicurezza documenti del liceo Bocchi, che risalgono addirittura al 1841». Così Antonio Giolo, presidente della fondazione scolastica Carlo Bellino Bocchi in apertura dell'incontro di presentazione del libro L'eredità di Carlo Bocchi di scena alla casa delle associazioni di via Dante. «Nel testo - ha precisato - si parla prevalentemente del liceo ginnasio Bocchi ma anche delle altre scuole superiori». La fondazione è stata l'incubatrice di quasi tutti gli istituti superiori in città per Mara Bellettato, consigliere delegato alla cultura. «Del ginnasio nel 1841, della Scuola Reale, poi scuola tecnica, nel 1862, della Scuola tecnica commerciale nel 1941, divenuta Istituto professionale per il commercio nel 1963, dell'Istituto tecnico commerciale nel 1949, del liceo scientifico nel 1962 e dell'Itis nel 1961. Tutte queste scuole, prima di spostarsi in altre sedi e di assumere una diversa denominazione, sono state ospitate nei locali del Ginnasio. Si trattava allora di scuole frequentate da pochi allievi».

Il dirigente scolastico del liceo Bocchi-Galilei, Silvia Polato, dopo essersi complimentata con Casarotto e con la fondazione, ricordando le molteplici occasioni di collaborazione ha ripercorso le tappe fondamentali della vita del ginnasio e del liceo, soffermandosi su aspetti curiosi, come le misure adottate a fine 800 per evitare contatti a scuola tra maschi e femmine ed ha puntato l'accento sull'esigenza di un maggior rapporto col territorio lanciando un appello all'associazionismo, al mondo dell'impresa, alle banche, «perché collaborino con la scuola, sostenendo i progetti utili agli studenti e alla comunità».

La validità del lavoro è stata sottolineata dal referente della biblioteca comunale Livio Crepaldi. «Mette in relazione la storia della scuola con le grandi vicende storiche». Articolata la relazione di Casarotto, che ha ripercorso la storia del ginnasio.
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Il Gazzettino