Giardino alpino per le penne nere

Giardino alpino per le penne nere
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Festa annuale di tutto rilievo, in questo 2017, per gli alpini di Arsié. L'Ana locale, con sede nello chalet Nerino Billia in via Cima Campo, ha tagliato infatti il traguardo degli 85 anni di fondazione: era il 1932, infatti, quando i combattenti della Grande Guerra diedero vita al sodalizio. Di ieri, inoltre, l'inaugurazione del giardino degli alpini in piazza Marconi, ricavato in quello spiazzo che fino a poco fa accoglieva la sosta delle corriere. Tante le penne nere che hanno accolto l'invito, presenti assieme ad autorità e molti cittadini in una manifestazione allietata dalla Banda Cittadina Comunale diretta dal maestro Riccardo Terrin. Dopo l'alzabandiera in sede, gli alpini hanno partecipato alla messa nella chiesa arcipretale dov'erano presenti una decina tra gagliardetti e labari. A celebrare la funzione è stato il parroco don Alberto Peron. Arnelio Faoro ha letto la preghiera dell'alpino. E quindi corteo, con popolazione al seguito, fino al monumento ai caduti davanti al municipio. Alzabandiera di Giovanni Fusinato che fu capogruppo dopo la scomparsa di Valerio Sergio Faoro, storico capogruppo, e poco prima andò avanti il cavalier Vittorio Maddalozzo, reduce di Russia, simbolo della tradizione scarpona arsedese. Presenti il sindaco Luca Strappazzon, il maresciallo Antonio Santillo della Stazione dei Carabinieri di Arsié e Merigi in rappresentanza del 7° Alpini. La senatrice Raffaela Bellot ha ricordato che «gli alpini di Arsié, con questo 85° anniversario di fondazione, portano un messaggio importante di pace e di generosità. Molto di quello che ora abbiamo viene da chi si è sacrificato anche con la vita e con il volontariato spesso in zone difficili come quella del recente terremoto». Successivamente c'è stata l'inaugurazione del giardino degli alpini con le madrine Renata Bellot e Ines Smaniotto, mogli di alpini deceduti, che hanno scoperto la targa con la benedizione di don Alberto Peron. Infine, presso la vicina vela, un ricco buffet per tutti.

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Il Gazzettino