TREVISO - (P. Cal.) Manca un anno e mezzo alle prossime elezioni ma già in città è scoppiata la guerra dei sondaggi. A oggi ne girano due: uno in cui viene proposta...
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Il primo è sicuramente commissionato dalla Lega che vuole tratteggiare l'identikit del candidato perfetto. Sul secondo invece c'è un po' di mistero in più. Le domande si concentrano sul gradimento del sindaco. Da ieri ogni trevigiano può essere chiamato e sentirsi chiedere come valuta l'operato di Manildo; se ritiene la sua gestione migliore o peggiore rispetto a quella del suo predecessore (in questo caso Gian Paolo Gobbo) e se sarebbe disposto a votarlo o a rivotarlo. A quanto pare a commissionarlo sarebbe stato il Pd, anche se mancano conferme.
Nel Carroccio c'è molta attesa per il risultato. Il quesito posto ruota attorno al peso di una serie di nomi: Sandro Zampese, l'ex parlamentare e assessore Mauro Michielon, il consigliere regionale Riccardo Barbisan, l'ex assessore a attuale presidente di Ascopiave Fulvio Zugno, l'assessore regionale Federico Caner e il capogruppo della Lista Gentilini Giuseppe Basso. A sorpresa manca il nome del capogruppo leghista Mario Conte.
In attesa di sapere il parere dei cittadini resta comunque ben vivo il toto-nomi interno: Riccardo Barbisan è sempre il più gettonato, anche se nelle ultime settimane è aumentato il movimento pure attorno a l'ex assessore Michielon. Ma la Lega non ha fretta: di sicuro nessuna decisione verrà presa prima di ottobre, quando è fissato il congresso provinciale che dovrebbe confermare il segretario uscente Dimitri Coin.
Altrettanto interesse solleva il sondaggio incentrato su Manildo: conoscere il suo indice di gradimento, specialmente dopo i risultati negativi certificati dall'ultima classifica del Sole 24 Ore, sarà un elemento importante per calibrare il comportamento da tenere nell'ultima fetta di legislazione. Perché una cosa è certa: Manildo punta al secondo mandato.
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Il Gazzettino