BELLUNO - Un periodo di relativa calma, sul fronte dei furti, dopo le recenti raffiche di colpi ai danni delle abitazioni. È...
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È quanto sembra accadere, a Belluno in particolare, nell'ultima quindicina di giorni, da quando in pratica polizia e carabinieri hanno recuperato l'Audi A6 grigia rubata fuori provincia e utilizzata per una serie di colpi.
Una sfilza di episodi riconducibili probabilmente alla stessa mano. Almeno lo stesso era il modus operandi dei malviventi che hanno agito sulle abitazioni del Bellunese.
Finestre o porte finestre di villette più o meno isolate ma preferibilmente al piano terra o al primo piano, e quindi facilmente raggiungibili, forzate con un cacciavite.
È plausibile che i malviventi effettuassero dei sopralluoghi osservando le posizioni migliori per agire poi indisturbati con il calare del buio. Non è escluso che l'osservazione, come spesso avviene, abbia riguardato anche le abitudini degli abitanti della casa individuata. Orari di uscita e di rientro, numero di componenti del nucleo familiare, la presenza o meno di sistemi di difesa, quali cani da guardia, allarmi o altro.
Sicuramente coloro che hanno seminato la paura nei mesi scorsi erano persone che venivano da fuori, di passaggio in provincia. In questura dopo il ritrovamento dell'Audi non sono più arrivate chiamate per furto, eccetto un episodio limitato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino