Gelosia, caserma e sgarro. Nessuna ipotesi è esclusa

Gelosia, caserma e sgarro. Nessuna ipotesi è esclusa
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PORDENONE - Gli accertamenti informatici non sono ancora completi e, nonostante gli investigatori dell'Arma siano esaminando una mole imponente di dati, ci sono ancora diversi punti da chiarire nelle vite di Trifone Ragone e Teresa Costanza. La loro era una coppia che, vista da fuori, appariva normale, felice, innamorata e affiatata. «Pensavano al matrimonio», hanno fatto sapere i parenti dalla Puglia, terra di origine del caporal maggiore dell'Esercito di stanza a Cordenons. La famiglia Costanza ha negato attraverso un comunicato che la figlia frequentasse ambienti poco raccomandabili. Eppure qualcosa sta sfuggendo alle famiglie. Di Teresa, ad esempio, i genitori non sapevano che prima dell'occupazione alla Zurich aveva lavorato un paio di mesi in un ristorantino di Sacile. La trentenne laureata alla Bocconi l'aveva tenuto nascosto. Quante altre cose ha taciuto? E Trifone? Perchè agli amici pugliesi aveva detto di aver portato via «Teresa da un brutto ambiente»? Ci sono ancora molto punti oscuri e parecchie contraddizioni su cui far chiarezza per individuare il movente del duplice delitto. Gelosia, ambiente militare e sgarro restano al momento le ipotesi di lavoro su cui insistere.

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Il Gazzettino