Gastroenterologia ha il nuovo primario

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Se la Regione rispetterà le promesse, fatte direttamente dalla presidente Debora Serracchiani e dall'assessore alla Sanità, Maria Sandra Telesca nel corso della recente visita al Santa Maria degli Angeli, questa potrebbe essere una settimana importante per l'ospedale di Pordenone. Dopo mesi di attesa, infatti, nel corso della prossima giunta regionale, dovrebbe arrivare l'autorizzazione a conferire l'incarico per tre primariati importanti, scoperti oramai da parecchio tempo. Per la verità i concorsi sono già stati fatti e ci sono pure i nomi dei vincitori, ma il direttore generale Paolo Bordon non poteva conferire l'incarico perchè dalla Regione non è mai arrivato il nullaosta. Non è tutto. In attesa del via libera, la settimana scorsa è stata espletata la gara per l'assegnazione del primariato di Gastroenterologia del Santa Maria degli Angeli, il posto che è stato occupato da uno del medici che ha senza dubbio contribuito a far crescere l'ospedale, Giorgio Benedetti. Ebbene, a vincere il concorso è stato Pietro Brosolo, attualmente responsabile dello stesso servizio all'ospedale di Tolmezzo. Secondo classificato Claudio Macor che proveniva da San Daniele, terzo, invece, Pierenrico Lecis che lavora in un ospedale del bellunese. Anche in questo caso, mancando l'autorizzazione a conferire l'incarico, il direttore generale ha per ora solo preso atto del risultato. Nella prossima giunta regionale, quindi, l'assessore dovrà autorizzare il primariato di Chirurgia della Mano (Ruggero Mele è andato in pensione quasi tre anni fa) vinto da Alberto De Mas che faceva parte dell'equipe di Mele, quello di Otorinolaringoiatria (retto da Luigi Barzan), primo classificato Vittorio Giacomarra e infine quello di Gastroenterologia appena assegnato. Restano da concludere altri bandi per assegnare primariati al Santa Maria degli Angeli, ma due in particolare sono di fondamentale importanza: Cardiologia (in pensione è andato Pier Luigi Nicolosi) e Terapia intensiva, Servizio gestito da Willy Mercante sino alla pensione.

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Il Gazzettino