Gara sulle manutenzioni, la cordata croata non molla

Gara sulle manutenzioni, la cordata croata non molla
LA GARAVENEZIA Tre concorrenti esclusi e una gara da rifare, su cui però resta il rischio di un contenzioso già aperto e che la società croato Brodosplit non intende...

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LA GARA
VENEZIA Tre concorrenti esclusi e una gara da rifare, su cui però resta il rischio di un contenzioso già aperto e che la società croato Brodosplit non intende abbandonare, anzi. Strada sempre più in salita per l'appalto che doveva assegnare la manutenzione della prima schiera di paratoie, quella di Treporti: oltre 18 milioni di euro per circa tre anni di lavori. In corsa erano partiti in tre: la società Cimolai di Pordenone, il cantiere Brodosplit di Spalato, e il raggruppamento di imprese capeggiato da Fincantieri, con a fianco Faccioli, Berengo, Sirai e Nautilus. A febbraio erano state escluse le prime due, per mancanza di requisiti amministrativi. L'altro giorno è stata la volta del raggruppamento di Fincantieri, stavolta per mancanza di «requisiti fondamentali» relativi alla proposta tecnica.

É presto per sapere se anche l'ultimo escluso ricorrerà al Tar. Finora lo aveva fatto Brodosplit, mentre Cimolai aveva rinunciato. Certo la notizia dell'esclusione è stata accolta con un certo disappunto dagli interessati. In particolare vengono messe in discussione le motivazioni addotte dalla commissione per l'esclusione, che non si concentrerebbero su una carenza di sostanza.
Intanto chi non abbandona la strada giudiziaria è Brodosplit. Il Tar aveva respinto la richiesta di sospensiva della società, rinviando al prossimo 3 luglio la sentenza di merito. «Quella partita non può considerarsi chiusa fino a quando non ci sarà la sentenza - commenta il legale della società, l'avvocato Andrea Pavanini - Si risolverà con l'udienza del 3 luglio e con la decisione che, con ogni probabilità, uscirà una decina di giorni dopo. Ora Brodosplit ha un interesse maggiore a coltivare il ricorso. Dopo l'esclusione di Fincantieri sarebbe l'unica offerente. Se fossi nel Provveditorato alle opere pubbliche aspetterei a bandire un'altra gara».

Il Provveditorato, in realtà, ha già scritto al Consorzio Venezia Nuova perché organizzi al più presto un'altra gara. Il primo procedimento, come noto, aveva già avuto un andamento travagliato, con un bando sostituito, termini slittati e svariate osservazioni arrivate dalle imprese interessate. Ora la raccomandazione, nello stendere il nuovo bando, è quello di tener conto proprio di quelle osservazione per rendere tutto più fluido. Ed evitare altre procedure a vuoto, con ricorsi annessi.
R. Br.
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Il Gazzettino