Gara annullata ma i podisti la fanno per allenarsi

Gara annullata ma i podisti la fanno per allenarsi
MOTTA DI LIVENZA La corsa era stata annullata per l'emergenza Coronavirus, ma un gruppo di indomiti podisti si è incontrato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MOTTA DI LIVENZA

La corsa era stata annullata per l'emergenza Coronavirus, ma un gruppo di indomiti podisti si è incontrato ugualmente e, nonostante la pioggia, si è sciroppato 15 chilometri di corsa da Ceggia fino alla Basilica di Motta. È accaduto ieri di buon mattino con la partenza di fronte alla chiesa parrocchiale di Gainiga di Ceggia. L'iniziativa era stata programmata dagli amici del gruppo podistico Aggredire guidati da Alberto Meda. Una corsa per solidarietà con l'Atletica mottense, che proprio ieri avrebbe dovuto organizzare la Corsa podistica città di Motta. All'allenamento di gruppo hanno partecipato circa 25 podisti tra la società di Ceggia e quella di Motta, guidati dal presidente ultrarunner Giuseppe Bepi Caldo. L'avvio è stato particolare perché di fronte alla chiesa di Gainiga don Fabio, sacerdote e runner, ha preparato un breve momento di preghiera e la benedizione. Poi il gruppo è partito. Lungo la strada è rimasto abbastanza compatto nonostante il brutto tempo e a metà mattinata è arrivato al piazzale della Basilica di Motta. Ad attenderli, oltre ai frati francescani, anche l'ex presidente dell'atletica mottense Sergio Cavezzan. Bepi Caldo ha commentato: «Oggi siamo un po' meno atleti ma certamente più ricchi nello spirito. La solidarietà di gruppo è più forte delle avversità. Più che una corsa, è stata una sorta di pellegrinaggio. Abbiamo ricevuto i complimenti dei frati per la nostra iniziativa, è stato bello ed emozionante. Ci hanno invitato ad un momento di preghiera e riflessione condividendola con la gente che era in chiesa. Una mattinata che ricorderemo per un pezzo». (gr)
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino