Galleria del cannone chiusa per frana

Galleria del cannone chiusa per frana
CORTINA Sarà l'arrivo del gelo, che bloccherà i massi pericolanti, a...

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CORTINA

Sarà l'arrivo del gelo, che bloccherà i massi pericolanti, a ripristinare le condizioni di sicurezza sotto la Tofana di Rozes, alla base del Castelletto. Una consistente scarica di massi, anche di grosse dimensioni, ha sconvolto la zona, a metà settembre, ed ha precluso l'accesso ad alcuni itinerari storici ed alpinistici. In particolare è stato ostruito l'accesso alla nota Galleria del Cannone, una delle destinazioni preferite degli escursionisti che amano frequentare i posti segnati dal passaggio della Prima guerra mondiale. Non ci sono problemi per l'accesso alla via ferrata Lipella, che sale sino in vetta alla montagna. Il movimento di pietre è continuato per giorni. I segni lasciati sul terreno dai massi, alcuni pesanti diverse tonnellate, sono ben visibili sia lungo il sentiero che corre appena sotto la Tofana di Rozes, sia sul sottostante sentiero che collega il rifugio Dibona alla forcella Col dei Bos, passando per Sotecordes. «Eravamo impegnati in un soccorso, in quella zona ricorda Giorgio Zangiacomi, volontario Cnsas e guardia del Parco delle Dolomiti d'Ampezzo in una giornata davvero brutta, con la neve sino a bassa quota, con una violenta bufera. Abbiamo evitato la frana per una mezz'ora. Ad un certo punto, alle 14, abbiamo sentito un forte rumore, come di una saetta, che avesse colpito la roccia, ma sembrava provenisse dalla direzione opposta, dall'Averau. C'era stata una pioggia torrenziale per tutta la mattinata, poi nel pomeriggio si era trasformata in neve: forse sono state queste condizioni a smuovere quei massi, in bilico chissà da quando. Per fortuna il crollo non ha coinvolto persone, forse grazie al brutto tempo. In quella zona la montagna ha continuato a scaricare pietre per giorni: talune più piccole, altri grandi come lavatrici, ma alcune molto più grosse, come autoveicoli». Alcuni di quei massi sono precipitati a valle, sino al pascolo di Rozes, a poche centinaia di metri dalla strada 48 delle Dolomiti, che sale da Cortina al passo Falzarego. La sera stessa fu disposta la chiusura dei sentieri che passano sotto il Castelletto, davanti alla Rozes.

MDib
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Il Gazzettino