Pedavena si spacca sul tema fusioni: 182 favorevoli e 178 contrari. Il gruppo di opposizione "Per Pedavena" ha proposto ai cittadini un questionario in cui esprimere il proprio...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La proposta di presentare i questionari ai cittadini non è nata dal nulla, ma fa parte di un processo iniziato un mese fa.
«Lo scorso 5 maggio nella sala Guarnieri - spiega Claudio Menegat - abbiamo proposto un incontro dal titolo "Fusione si, fusione no" con la presenza di otto sindaci del nostro territorio e non. Durante quella serata si è avviato un nuovo dibattito mai trattato pubblicamente prima fra i cittadini del feltrino ma anche dei Comuni limitrofi, con l'obiettivo di cominciare a parlare di un processo già avviato in altre realtà anche a noi vicine". Dopo la serata però, il gruppo "Per Pedavena", aveva in mente un'altra tappa, ossia capire quello che pensano i cittadini sulla tematica.
«Abbiamo avviato un sondaggio a campione in vari locali pubblici del territorio comunale - prosegue Menegat - in cui ogni cittadino era libero di esprimere la propria opinione sul quesito. In tutto ci sono state 360 votazioni; di questi, 182 hanno detto si alla fusione mentre 178 hanno detto di no. Andando nello specifico, i favorevoli hanno preferito la fusione con il comune di Feltre con 51 voti, a seguire Sovramonte con 38 e Fonzaso con 7 motivando la scelta con un maggior risparmio in termini di costi amministrativi». Chi ha scelto il no alla fusione invece, ha motivato la scelta dichiarandosi preoccupato che questo passaggio possa creare un peggioramento dei servizi ed un aumento delle distanze dai bisogni della gente. «Le conclusioni che si possono trarre da tutto questo - conclude Menegat ed il gruppo Per Pedavena - è che la popolazione di per se non ha ancora scelto una posizione netta a riguardo e sicuramente saranno necessari altri pubblici incontri per approfondire ulteriormente il tema». (((scartone))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino