Furbetti del cartellino: qualcuno si pente

Furbetti del cartellino: qualcuno si pente
IL PROCESSOBELLUNO Furbetti del cartellino pentiti restituiscono alla regione il pagamento per le ore di assenteismo. Si è appreso ieri, in Tribunale a Belluno, dove si è aperto...

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IL PROCESSO
BELLUNO Furbetti del cartellino pentiti restituiscono alla regione il pagamento per le ore di assenteismo. Si è appreso ieri, in Tribunale a Belluno, dove si è aperto il processo per i 6 dipendenti del servizio forestale regionale, dei 12 totali che erano finiti nei guai. Si tratta di quelli hanno ancora il procedimento in corso: contro di loro parleranno i primi 4 testi del pm parleranno in aula il 2 novembre. Alla sbarra per le accuse di falsa attestazione in servizio e truffa aggravata ai danni dello Stato, erano rimasti: Lorenzo Pertoldi, 60enne di Belluno, Claudio Tura, 64enne nato a Brunico, Fabio Da Re, 47enne bellunese, Rosanna Lunardon, 59enne bellunese, Antonio Palma, 62enne anche lui nato a Belluno e l'ex dirigente bellunese, ora a Venezia, Pierantonio Zanchetta (accusato solo di omessa denuncia).

IL RISARCIMENTO
Alcuni dei 6 forestali regionali rimasti alla sbarra hanno deciso di risarcire quanto indebitamente ricevuto dalla Regione per le ore che di fatto non avrebbero lavorato. La Regione però, che è parte civile con l'avvocato Sebastiano Tonon di Venezia, si è riservata l'eventuale accettazione. Ha trattenuto le somme in deposito e solo più avanti scioglierà la riserva. Al momento quindi resta parte del processo, per vedere risarciti i danni patiti.
L'INCHIESTA
I 12 dipendenti regionali di via Caffi finirono nell'inchiesta dell'allora procuratore Francesco Saverio Pavone, dopo un esposto anonimo che spiegava come alcuni forestali di quegli uffici gestissero in modo disinvolto il proprio orario di lavoro. Al termine delle indagini la Procura chiese il rinvio a giudizio per tutti, ma da allora il procedimento ebbe vita travagliata. Finì una prima volta di fronte al gup, che rinviò gli atti al pm affinché procedesse alla riformulazione del capo di imputazione. Mancavano infatti dei dati precisi con gli orari di uscita, la somma delle ore, il danno erariale, secondo quanto sollevato dalle difese (tra gli avvocati Luciano Licini, Paolo Zaglio, Valerio Piller Roner, Massimo Montino per lo studio di Antonio Prade, Francesco Rasera Berna, Silvia Dolif). Nella riformulazione i forestali hanno ottenuto uno sconto: nei conteggi non sono state considerate le uscite dall'ufficio sotto i 30 minuti.
IL PROCESSO

Nel processo abbreviato, che si concluse nell'aprile del 2017, vennero prosciolti da ogni accusa i primi 6 imputati: Bruno De Benedet, Danilo Fersuoch, Francesco Frigimelica, Maria Fuss, Lorella Barrel, Luisa De Marchi (per queste ultime due indagate è stata dichiarata la tenuità del fatto). Gli altri sei hanno scelto il processo pubblico che si è aperto ieri.
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Il Gazzettino