Un'ordinanza che non motiva, caso per caso, le esigenze cautelari e che per questo va annullata. Così, per un vizio formale, il Tribunale del riesame di Venezia sta scarcerando...
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Tesi che viene accolta dal Tribunale veneziano che ha scarcerato anche questi arrestati per omessa motivazione sulle esigenza cautelari. Un vizio che fino a due anni fa poteva essere "corretto" dagli stessi giudici del riesame. L'anno scorso, però, la normativa è cambiata e ai giudici veneziani non è rimasto altro da fare che annullare tutte le ordinanze finora impugnate.
L'indagine dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Treviso, aveva individuato ben quaranta colpi, messi a segno a vari istituti di credito di Veneto e Lombardia, da dicembre 2015 allo scorso luglio, riconducibili alle due bande. Segno distintivo di questi gruppi criminali, l'utilizzo di particolari cariche esplosive, chiamate "marmotte". Composte da polvere pirica pressata, piazzate al posto giusto, erano in grado di far saltare gli sportelli blindati. Il gip di Treviso aveva firmato venti ordini di custodia cautelare in carcere, tutti eseguiti, che ora però vengono annullati. (r. br.)
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Il Gazzettino