Fuochi autonomisti scambiati per incendi boschivi

Fuochi autonomisti scambiati per incendi boschivi
Allarme incendio: chiamano i pompieri. Ma sono solo i fuochi autonomisti del Bard. Forse qualcuno, tra Feltre e l'Agordino, non si ricordava della Giornata per l'Autonomia, che...

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Allarme incendio: chiamano i pompieri. Ma sono solo i fuochi autonomisti del Bard. Forse qualcuno, tra Feltre e l'Agordino, non si ricordava della Giornata per l'Autonomia, che da tre anni viene portata avanti dal Movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti. Forse qualcuno non sapeva che da tre anni a questa parte, l'ultimo sabato di ottobre, sulle vette dolomitiche e bellunesi, vengono accesi dei falò, per illuminare l'autonomia. Fatto sta che più d'uno si è spaventato nel vedere colonne di fumo alzarsi sulle montagne. E ha deciso di chiamare il 115, il numero d'emergenza dei pompieri. Sono stati allertati i Vigili del Fuoco di Feltre e di Agordo, per intervenire nei luoghi di due presunti incendi. A Caviola, in Comune di Falcade, e sul Monte Avena. Una volta arrivati sul posto segnalato, però, si sono resi conto che si trattava di un falso allarme: nessun incendio, ma solo i falò (per altro controllati) del Bard.

Erano 41 i fuochi autonomisti accesi ieri alle prime ombre della sera, quasi a segnare i confini della provincia dolomitica: da Agordo, al Feltrino, passando per il monte Rite, per il Nevegal e per i rifugi di Cadore e Zoldano. Il messaggio lanciato dal Bard è chiarissimo: non restare ciechi di fronte alle problematiche della montagna bellunese e delle popolazioni che la abitano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino