Fungaiolo scomparso: trovata la macchina

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TAMBRE
Manca da casa da tre giorni Elio Coletti, 58enne di San Vendemiano, uscito dalla sua abitazione, dove vive con l'anziana madre dopo la separazione, giovedì mattina. Ha detto che andava a funghi nella zona di Tarzo. Ma non è più rientrato. Dopo la denuncia ai carabinieri di Conegliano e la scoperta che il cellulare dell'uomo aveva agganciato la cella telefonica di Tambre, erano iniziate venerdì sera le ricerche nella zona dell'Alpago, che si erano poi sospese ieri, in mancanza di elementi utili a restringere la zona da perlustrare. Ieri la svolta: l'auto del 58enne, una Fiat Panda, che non si trovava, è stata rinvenuta parcheggiata nella zona del Ristorante La casera, in via Faverghera, in Nevegal. A quel punto il campo base di ricerche si è spostato in quella zona: al lavoro i vigili del fuoco, carabinieri forestali, soccorso alpino e sono state effettuate anche perlustrazioni con l'elicottero.

LE OPERAZIONI
Le ricerche sono iniziate venerdì mattina e sono continuate ieri per tutta la giornata. L'uomo infatti era stato inizialmente cercato tra le montagne dell'Alpago e le ricerche si sono concentrate nella zona di Tambre, dove è stato agganciato il suo cellulare che, peraltro, suona a vuoto. La Prefettura di Belluno ha attivato subito il piano ricerche persone scomparse. «La localizzazione telefonica - spiegano dalla Prefettura - ha permesso di accertare che è stato agganciato il ripetitore in via Campei 12 a Tambre». Anche ieri pomeriggio alle 17.11 il cellulare (un Samsung) squillava ancora ma di rimbalzo veniva fuori sempre Tambre, come verificato dai carabinieri della Compagnia di Belluno, su input del comandante del Norm capitano Giorgio Bergamo. Dopo il ritrovamento dell'auto al Nevegal sono state cercate eventuali immagini di videosorveglianza che potessero aiutare le indagini. Ma la casera è chiusa: la figlia del titolare è stata ieri a fare dei lavori, ma ha riferito ai carabinieri di non avere ricordi della Panda. Hanno delle telecamere interne, che però sono disattivate, in questo periodo. E anche dalle telecamere della società Springo, la webcam che dà sul piazzale del Nevegal, non è possibile avere aiuto: non ci sono le immagini storiche, ma solo quelle in tempo reale. La Prefettura prega chiunque abbia informazioni di mettersi in contatto con il comando provinciale dei Carabinieri di Belluno allo 0437.2551 o attraverso il numero di emergenza 112.
CHI E'

L'uomo, che ha una figlia, negli ultimi due anni ha lavorato per la cantina di San Pietro di Feletto, Le Manzane. Il titolare, Ernesto Balbinot, conferma: «È la seconda stagione che lavora per noi nel periodo della vendemmia. È un brav'uomo e fa bene il lavoro». Quanto a conoscerlo, però, ce ne corre. «Certo, ho sempre scambiato due battute la mattina, quando si cominciava. E poi lo salutavo la sera dopo una giornata di duro lavoro. Ma di lui so ben poco». E il sindaco di San Vendemiano, Guido Dussin, conferma: «In paese lo conoscono, è una brava persona. Separato, viveva con la madre. Ora la famiglia è preoccupata per la sua lunga assenza. La notte fa freddo e spero che lo trovino quanto prima e che possa riabbracciare i suoi cari».
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Il Gazzettino