Fulcis e Canova: i due musei si gemellano all'insegna della cultura e della convenienza

Fulcis e Canova: i due musei si gemellano all'insegna della cultura e della convenienza
IL GEMELLAGGIO BELLUNO Il Fulcis prende a braccetto Canova. Nuova...

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IL GEMELLAGGIO

BELLUNO Il Fulcis prende a braccetto Canova. Nuova collaborazione, la prima di una serie che la giunta Massaro si augura lunga, per il museo civico. Ieri la Giunta ha formalizzato l'amicizia con la gipsoteca di Possagno: per i possessori della Canova card, salire fino a Belluno per visitare il palazzo di via Roma, costerà meno: 5 euro anziché 8. La stessa agevolazione varrà per i possessori della Fulcis card, per i quali il biglietto d'ingresso al museo dedicato allo scultore avrà un prezzo ridotto. È solo l'inizio. L'assessore alla cultura Marco Perale ci tiene a dirlo. «Abbiamo contatti con altri musei del Veneto e con ciascuno di questi dovrà essere formalizzata una specifica collaborazione con prezzi dedicati spiega . Il nostro obiettivo è di arrivare a stringere questo tipo di legami anche con le esposizioni più importanti, come quelle di Venezia. Un po' alla volta qualificheremo sempre di più il livello del Fulcis e lo metteremo alla pari dei musei maggiori». Intanto con Palazzo Ducale sono già iniziate le chiacchierate. Nessun accordo in vista, per ora, piuttosto si prospetta all'orizzonte la possibilità di poter ottenere dal Correr un certo numero di spade antiche realizzate nel Bellunese da esporre al Fulcis. «Lì sono esposti centinaia di manufatti, tutti realizzati nel nostro territorio spiega , eppure noi non ne conserviamo nemmeno un esemplare. Per ora ci sono stati dei sopralluoghi e una prima classificazione dei beni, vorremmo ottenerne qualcuno in prestito». Nel frattempo si tratta anche con le realtà del territorio. Al momento l'obiettivo è quello di favorire la visita dei musei nostrani da parte delle scolaresche bellunesi, con prezzi agevolati per le scuole che durante l'anno entrano in più d'uno. «Bisogna abituarci a vederci come un territorio unico, solo così potremmo avere un'identità museale conclude Perale . Il vero salto, però, lo faremo solo quando riusciremo ad avere un'unica regia provinciale per tutti i musei bellunesi».

A. Tr.
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Il Gazzettino