Frecciate da Goldin «Illogico incolparci»

Frecciate da Goldin «Illogico incolparci»
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TREVISO - (P.Cal.) Non sono di certo passate inosservate le parole al vetriolo di Marco Goldin che ha chiuso la grande mostra di Vicenza annunciando un evento in grande stile nel 2016 quando la sua Linea d'Ombra compierà vent'anni. Una super-mostra, dai valori culturali e artistici elevatissimi, che però non verrà a Treviso. Una sorta di punizione dopo l'esito della lunga trattativa invernale per organizzare un'esposizione a Santa Caterina e conclusasi in un nulla di fatto per la mancanza di garanzie sulla durata dei lavori di restauro del museo.

«Capisco lo sfogo di Goldin - ammette l'assessore alla Cultura Luciano Franchin - ma attribuire le colpe all'amministrazione mi sembra un salto logico che non funziona. Come tutti i rapporti la relazione è stata tra due soggetti. Ma se uno non è disposto a trattare si finisce nei guai. Spero che la chiusura verso la sua città non sia così definitiva». Franchin non affonda il colpo ma evidenzia con garbo che alla fine è stato Goldin a decidere di andarsene. All'origine della diatriba sono stati i tempi per rimettere a posti Santa Caterina. Il critico d'arte non si è mai fidato della scadenza date con grande ottimismo da Cà Sugana: prima a metà giugno e poi metà luglio. E questa incertezza lo ha convinto a non prendere impegni con i musei che avrebbero dovuto prestare le opere. Si sarebbe impegnato solo dopo aver intascato un'assicurazione fideiussoria che lo avrebbe coperto nel caso di danni e di penali da pagare. Condizione però mai accettata da Comune. «Non penso che il problema siano stati i tempi - ribatte Franchin - l'indicazione di giugno era prudenziale. Ma anche se fosse stato settembre penso che i margini per organizzare la mostra ci sarebbe stati comunque».
L'assessore dice che i rapporti con Goldin non finiscono qui: «Non siamo più di tanto dispiaciuti da quanto ha detto. Nei suoi confronti non c'è alcuna ostilità. Mi auguro che i rapporti non siano definitivamente deteriorati. Per il 2016 non si farà niente. Per il 2017 si vedrà».

Altro protagonista di quella trattativa, e di quella polemica, fu Renato Salvadori presidente dell'Ascom, che risponde acido: «Ho letto le dichiarazioni di Goldin e mi sono messo via le pagine dei giornali. Me le studierò con attenzione nei prossimi mesi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino