PARIGI - «Io sto qui tra voi, lui se ne sta al riparo a mangiare croquemonsieur farciti». «La chiusura delle frontiere è una promessa menzognera, vi scongiuro, non...
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Fedele al suo personaggio e ad una campagna elettorale dove gioca il tutto per tutto, Le Pen ha provato a sferrare un colpo basso senza precedenti durante una campagna presidenziale: ha teso un agguato mediatico a Macron, che aveva in programma una complicata visita sul sito della Whirlpool di Amiens, e si è presentata fra gli operai del sito, nella città natale dell'avversario. Tutto questo mentre il leader di En Marche!' era in un locale della Camera di commercio, impegnato ad un tavolo con i rappresentanti sindacali della Whirlpool, minacciata di chiusura.
Applausi, qualche coro «Marine, presidente», le telecamere che - dal centro di Amiens - si sono spostate a frotte per riprendere il proclama della Le Pen: «Sono qui dove devo essere - ha detto la candidata Fn - e non al riparo in qualche locale a mangiare croquemonsieur farciti». Presentandosi ancora una volta come la candidata dei lavoratori e degli emarginati, Marine ha sostenuto di aver «deciso di venire dopo aver saputo che Macron, con disprezzo, non avrebbe incontrato qui gli operai».
«Madame Le Pen, dunque - ha reagito Macron al termine della riunione - è venuta qui perché ci venivo io. Benvenuta. Ma con i sindacati abbiamo già deciso di andare a parlare con gli operai». Inizio difficile, fischi, spintoni, ma Macron, in giacca e cravatta, non ha mollato: «Vi scongiuro, non credete alla sua promessa di chiudere le frontiere, è menzognera!». Oltre un'ora è rimasto a discutere, a momenti in modo animato. Alla fine, molti hanno apprezzato il faccia a faccia coraggioso e hanno stretto la mano al candidato.
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Il Gazzettino