Francesco Grillo Pochi lo ricordano ma il più grande successo della storia della televisione mondiale è, ancora, la diretta...
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Pochi lo ricordano ma il più grande successo della storia della televisione mondiale è, ancora, la diretta della passeggiata che un astronauta americano fece sul suolo della Luna in una magica notte di un'Estate di 52 anni fa. Per la prima volta nella Storia, l'umanità si sentì tutta negli stivaloni del primo uomo che toccava un corpo celeste che non fosse quello suo. Ad unirci era il compimento di quello che è il destino della strana specie alla quale apparteniamo, l'unica capace di essere consapevole dei propri limiti e di percepire l'infinito. Quel momento fu il primo di totale condivisione (le televisioni in bianco e nero seguivano l'allunaggio anche da Varsavia, Calcutta e Pechino) e, però, fu, in un certo senso, anche l'ultimo. L'avventura di Neil Armstrong che secondo i rapporti della NASA e i grandi film degli anni sessanta ci avrebbe dovuto portare su Marte entro la fine del secolo, evaporò all'improvviso: da quell'Estate meno di 600 persone sono tornate nello spazio e nessuno sulla Luna dal 1972. Mezzo secolo dopo la corsa è ripartita grazie ad un po' di sana competizione tra Stati e all'arrivo di imprenditori visionari che stanno cambiando il mondo. Il progetto Apollo fu, in effetti, la dimostrazione di come il progresso proceda grazie ad una combinazione di concorrenza, cooperazione, grinta, ingenuità. A spingere gli americani in un'impresa che fu ordinata da un Generale diventato Presidente Eisenhower furono i successi dei sovietici (...)
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Il Gazzettino