Francesco Grillo «La fabbrica del futuro avrà due soli operai: un uomo

Francesco Grillo «La fabbrica del futuro avrà due soli operai: un uomo
Francesco Grillo «La fabbrica del futuro avrà due soli operai: un uomo ed un cane. Il lavoro dell'uomo sarà quello di dare da...

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Francesco Grillo

«La fabbrica del futuro avrà due soli operai: un uomo ed un cane. Il lavoro dell'uomo sarà quello di dare da mangiare al cane. Il cane servirà, invece, per controllare che l'uomo non tocchi la macchina che produrrà tutto». La tetra previsione su un futuro senza lavoro è di Warren Bennis che, dopo aver conseguito il dottorato al Mit di Boston negli anni Cinquanta, fu consigliere di quattro presidenti degli Stati Uniti.
Quella profezia sull'impatto di tecnologie che promettono (e minacciano) di svuotare gli uffici, sembra, oggi, accelerata da un'epidemia che imponendo il lavoro a distanza, ha reso possibile un enorme esperimento di cambiamento organizzativo. Ma in che misura questo nuovo mondo nel quale siamo finiti da quattordici mesi è destinato a diventare quello nel quale resteremo intrappolati per sempre?
Vanno prese con le molle le previsioni che troppo automaticamente traducono gli effetti che la tecnica rende possibile, in impatto concreto sulla vita delle persone, delle aziende, delle istituzioni. Non c'è dubbio che l'evoluzione di lungo periodo dei sistemi economici è stata quella di ridurre progressivamente la dipendenza che l'uomo ha dal lavoro.
Il tempo che dedichiamo ad attività non lavorative è enormemente cresciuto rispetto agli anni nei quali si prefiguravano lotte di classe ed è lo stesso tempo libero ad essere diventato veicolo per costruire socialità.
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Il Gazzettino