Alla fine solo Italia Nostra canta vittoria. Sono davvero numerose, e trasversali, le critiche al ministro Franceschini che vuole spostare a Trieste le crociere. In ogni caso,...
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Che il problema investa in pieno il Pd lo conferma la posizione del parlamentare Andrea Martella. «Trasferite le Grandi navi a Trieste - dice Martella - sortirebbe una perdita secca di posti di lavoro e per l'economia del territorio. Il legame tra Venezia e il suo porto fanno parte della storia di questa città. Tutelare Venezia non significa gettare sassi in laguna con scenari che liquidano la questione. È il momento delle proposte concrete».
Anche l'Ascom bacchetta il ministro. «Non siamo per nulla d'accordo con Franceschini commenta il presidente Roberto Magliocco da tempo ormai tutte le parti politiche stanno studiando soluzioni per salvaguardare sia l'ambiente che l'attività portuale, ma tali soluzioni sono mirate affinchè l'economia delle crociere rimanga come risorsa della città. Venezia è diventata uno dei principali porti turistici del mondo, grazie anche alla lungimiranza ed all'impegno di imprenditori locali». Per il Comitato Cruise Venice quella di Franceschini «è una "bischerata", anche se detta da un autorevole membro del Governo, non può assumere il tono di una discussione seria. Trasferire le attività turistiche da un porto all'altro non sarebbe possibile neppure con le regole del Monopoli. E dispiace che per pura ignoranza e interessi di campanile inutili, persone che hanno ruoli nella nostra società si possano sbizzarrire come fanciulli all'uscita di scuola. Secondo un ministro, un presidente di Regione e di un senatore del Partito Democratico, Trieste avrebbe la stessa attrazione turistica di Venezia. Assistiamo allibiti alla ridda di opinioni che in queste ore stanno intasando le redazioni dei giornali».
Dal centrodestra arriva l'attacco della lista Brugnaro. «Per fortuna il veneziano Baretta dice che anche i ministri possono sbagliare - dice il capogruppo Maurizio Crovato - a me il nome Franceschini fa direttamente rima con il nome Serracchiani. Una persona che deve decidere se fare il numero 2 del Pd oppure il governatore del Friuli. La Serracchiani è una impicciona. Prima si mette in mezzo per togliere i futuri finanziamenti al porto offshore a Venezia, poi per puro caso manda un commissario a Venezia che è proprio delle sue parti. Terzo, si infila sul problema delle grandi navi promuovendo la "sua" Trieste».
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Il Gazzettino