ROSOLINA Sono bastate giusto un paio di settimane per inchiodare una ventina di persone che pensavano di poter ancora abbandonare impunemente rifiuti nel territorio comunale e, in...
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Sono bastate giusto un paio di settimane per inchiodare una ventina di persone che pensavano di poter ancora abbandonare impunemente rifiuti nel territorio comunale e, in particolare, nella pineta di Rosolina Mare. Merito delle foto-trappole mobili che il Comune, in collaborazione con Ecoambiente, ha potuto posizionare a partire dal 3 giugno scorso e che ora renderanno più difficile la vita a cittadini, ma anche ditte, che non smaltiscono correttamente i rifiuti. «Ai trasgressori sono state applicate le sanzioni amministrative previste dal regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti - conferma il neo comandante della Polizia Locale, Ivano Bellemo - e nei casi più gravi ci sarà anche il deferimento all'autorità giudiziaria. Le telecamere nascoste, dotate anche di infrarossi per la visione notturna, ci hanno permesso di identificare chiaramente persone e automezzi, scoprendo sversamenti anche di notevole quantità. La speranza è che queste sanzioni facciano da deterrente e che lo smaltimento dei rifiuti possa avvenire secondo le corrette modalità».
SENSIBILITÀ
In città, la sensibilità sul tema dei rifiuti abbandonati lungo gli argini, sotto i ponti o nella pineta, non manca. Come conferma il sindaco Franco Vitale: «In municipio arrivano di continuo segnalazioni di rifiuti abbandonati di un po' tutte le tipologie, persino ingombranti quali materassi o mobili e soprattutto nella pineta di Rosolina Mare e nei pressi delle isole ecologiche. Fin qui eravamo impotenti, ma grazie all'ausilio delle nuove strumentazioni e alla competenza del comandante Bellemo, siamo già riusciti a dare un volto e a sanzionare alcuni responsabili di tali incivili azioni e confido che verrà scoraggiato definitivamente il fenomeno. Ricordo che, oltre a deturpare l'ambiente, l'abbandono di rifiuti nel territorio rappresenta un costo maggiore che viene fatto gravare sull'intera collettività».
Enrico Garbin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino