Forza Nuova, insulti dei no global: centro blindato, evitati gli scontri

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IL CORTEO PADOVA Un corteo blindato, senza bandiere e con uno...

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IL CORTEO

PADOVA Un corteo blindato, senza bandiere e con uno striscione per commemorare l' italiano infoibato srotolato solo di fronte alla lapide che in via Oberdan, dal 2004, ricorda le vittime delle foibe e dell'esodo giuliano, istriano e dalmata. Per il resto, tanta tensione nell'aria e un tentativo da parte di una cinquantina di attivisti dei centri sociali non andato a buon fine per l'intervento della polizia di dar fastidio alla commemorazione organizzata dal Comitato 10 febbraio e da Forza Nuova in occasione del Giorno del Ricordo. Il momento più alto della tensione che pesava sul passeggio cittadino e sul Liston, è stato attorno alle 19, quando un manipolo composto da una cinquantina di esponenti del centri sociali con tanto di striscioni contro il fascismo, si è avvicinato al sit-in in piazza Cavour organizzato dai rappresentanti della destra. Sono volate parole grosse che non sono degenerate solo grazie all'intervento degli uomini della Digos che, sotto gli occhi del questore Paolo Fassari, hanno allontanato i no global. Come successo poco dopo, attorno alle 19.45, quando due ragazzi dei centri sociali si sono avvicinati, offendendo, al centinaio di rappresentanti del Comitato 10 febbraio. Anche lì, tensione, che non ha fatto altro che stringere le maglie della sicurezza predisposte dalla polizia. Così il corteo senza schieramento è partito silenzioso alle 20.30 per fermarsi duecento metri dopo di fronte alla lapide e ricordare il martirio delle foibe. Il tutto in un'atmosfera su cui pesavano i fatti di Macerata di questi giorni, che hanno costretto le forze dell'ordine a blindare la commemorazione con via Oberdan e via Battisti chiuse da un cordone di agenti. Nessuna tensione invece durante il presidio antifascista e antirazzista del pomeriggio alla Gran Guardia dove si sono dati appuntamento, sotto l'egida dell'Anpi, dei sindacati, dell'associazione Libera e delle associazioni studentesche circa trecento persone legate ad altri movimenti come Legambiente ed Emergency. Tra i presenti anche l'ex sindaco di Padova Flavio Zanonato. A portare i saluti del Comune, il vicesindaco Arturo Lorenzoni. «Questa non è una piazza contro, ma una piazza che unisce», ha detto il numero due di Palazzo Moroni.

N.M.
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Il Gazzettino