Forza Nuova attacca Calò e accoglienza Il Pd insorge

Forza Nuova attacca Calò e accoglienza Il Pd insorge
LA POLEMICATREVISO Solidarietà è stata espressa oggi dal comitato di studenti e lavoratori «Porto aperto» ad Antonio Calò, insegnante di liceo di Treviso che da alcuni anni...

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LA POLEMICA
TREVISO Solidarietà è stata espressa oggi dal comitato di studenti e lavoratori «Porto aperto» ad Antonio Calò, insegnante di liceo di Treviso che da alcuni anni ospita nella sua abitazione sei richiedenti asilo e nei confronti del quale sono stati affissi, due notti fa, sei manifesti a firma Forza Nuova sulle pareti dell'istituto dove il docente lavora. I poster riprendono, modificandola, una copertina del settimanale «Il Venerdì» di Repubblica dedicata a Calò aggiungendo messaggi in cui si associa l'accoglienza a un business economico. «Non abbiamo paura - dicono i sottoscrittori del messaggio di sostegno al professore - perché questa paura dovrebbe averla chi invece, a volto coperto e nella notte decide di attaccare fuori da una scuola superiore manifesti per intimorire una persona che, come tante altre e come tutti noi, non ha alcuna intenzione di lasciarsi intimidire».

SOLIDARIETÀ
Il sostegno a Calò è arrivato anche dal centrosinistra e dal Pd: vari esponenti cittadini, tra cui il capogruppo in consiglio comunale Stefano Pelloni, hanno pubblicato vari messaggi di solidarietà. Alberto Irone, già coordinatore provinciale degli studenti Medi, ha sottolineato: «Questi manifesti recitano slogan che da anni sono patrimonio dell'estrema destra, contrappongono migranti e italiani, associano l'accoglienza a un business economico. Continuiamo a dirlo con forza, la nostra forza: Non abbiamo paura. Questa paura dovrebbe averla chi invece, a volto coperto e nella notte decide di attaccare fuori da una scuola superiore questi manifesti per intimorire una persona che, come tante altre, non ha nessuna intenzione di lasciarsi intimidire. Siamo tanti, decine, centinaia, migliaia e da settimane ci stiamo battendo nelle scuole, nelle università, sui luoghi di lavoro, nelle nostre vite per una società più giusta perché crediamo che un altro mondo sia possibile».
P. Cal.
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Il Gazzettino