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PORDENONE Acque sempre più agitate sotto il cielo di Forza Italia. La débacle che nel Friuli occidentale ha portato il partito dei berluscones al 7 per cento potrebbe aprire nuovi scenari. Il risultato delle europee che vede il sorpasso dei forzisti da parte dei patrioti di Fratelli d'Italia (che guadagnano invece due punti secchi e diventano terzo partito nella Destra Tagliamento) apre una riflessione che potrebbe trasformarsi in resa nei conti all'interno del partito.
IL CONGRESSO
È chiaro che nei prossimi mesi per i forzisti sarà inevitabile l'avvio di una fase congressuale. E già ieri - a livello nazionale - circolavano richieste per avviare la convention del partito per una riorganizzazione interna. Si tratterà di capire quali saranno i tempi. L'agenda del percorso e degli eventuali appuntamenti locali sarà dettata dal livello regionale, oltre che dai vertici nazionali degli azzurri. E sullo scenario regionale la situazione è particolarmente turbolenta: la leader regionale Sandra Savino è infatti reduce dal risultato non positivo della sua candidatura all'Europarlamento. Il dato dell'intera circoscrizione nordorientale è stato forse penalizzato anche dall'alleanza con la Svp che avrebbe sfavorito i candidati forzisti italiani. E se a livello regionale saranno avanzate richieste di riorganizzazione che coinvolgeranno anche la leadership della coordinatrice Sandra Savino non è escluso che questo possa ripercuotersi anche sulle segreterie dei territori provinciali. Nel Friuli occidentale - dove nemmeno nei Comuni dove governano i sindaci forzisti si è riusciti a raggiungere quota la soglia del 10 per cento e nei Comuni dove si votava per il sindaco le performance non sono certo state brillanti - a guidare il partito ormai da diversi mesi è la consigliere regionale Mara Piccin.
IL CAMBIO
Incoronata responsabile provinciale - al posto di Renzo Francesconi, ormai spostatosi su posizione leghiste - nei mesi scorsi direttamente dalla coordinatrice regionale Savino, la consigliera Piccin ha organizzato e seguito in prima persona sua la campagna per le europee che quella delle sfide comunali. Sarà, dunque, lei - nel momento in cui sarà deciso dal vertice nazionale - a guidare il partito verso il congresso che sceglierà i nuovi vertici. Intanto nel partito ci vorrà tempo per riprendersi dalla sberla elettorale.
d.l.
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Il Gazzettino