Anche Forza Italia ha abbracciato il fucsia. A livello nazionale lo aveva già fatto due settimane fa, con la benedizione di Silvio Berlusconi alla candidatura veneziana di Luigi...
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Anche a Venezia, dunque, la scelta è ufficiale ed ora la campagna elettorale di FI sarà improntata al colore scelto dal fondatore di Umana, l'agenzia di lavoro in affitto, e patron della Reyer Basket. Forza Italia si è decisa dopo aver aspettato una decina di giorni per dare il tempo alla Lega di fare altrettanto. La Lega, però, è ancora in attesa delle decisioni sulle trattative per la Regione: «Abbiamo un direttivo giovedì ma per cose nostre interne relative alle liste e quant'altro - spiega il segretario provinciale Alberto Semenzato -. Quanto al candidato da appoggiare noi ce l'avremmo già (Bellati ndr.) ma dobbiamo aspettare l'esito degli accordi sul regionale».
Forza Italia, allora, invita tutti, «partiti, e movimenti che si riconoscono nella voglia di riscatto per questa città, a trovare unitarietà di intenti» ma intanto ha deciso di rompere ogni indugio e di schierarsi a fianco di Brugnaro.
«È un progetto civico che ci piace perché Luigi Brugnaro si rivolge a tutti i veneziani e i mestrini - precisa Michele Zuin -. Ai cittadini che si riconoscono nei partiti ma anche a tutti quelli che sono disorientati e per vari motivi, in questo momento molto delicato, non ne vogliono sapere dei partiti».
E poi, dicono i responsabili di FI, è una persona che viene dal mondo del lavoro, «poteva starsene tranquillamente a casa a curare famiglia e aziende, e invece si è messo a disposizione perché vuole salvare Venezia dalle sabbie mobili in cui è finita» continua Zuin: «Questa volta noi vogliamo vincere e questo ci sembra il modo migliore».
E la Zaccariotto? Non si rischia uno scontro che favorirà il centrosinistra? «No, il progetto di Brugnaro è inclusivo, si entra e si combatte tutti assieme, e la Zaccariotto è una risorsa, come lo è la Lega. Venezia è in totale decadenza, e come possiamo da cittadini per l'ennesima volta lasciare la città in mano alle stesse persone che, questa volta oltretutto, non si presentano come centrosinistra ma come la sinistra del polo rosso-verde?».
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Il Gazzettino