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Un fiore all'occhiello sono i formaggi, vera eccellenza di questa provincia non solo per la qualità, ma anche per la varietà. Un patrimonio che aspetta solo di essere valorizzato. Il recente riconoscimento della Regione Veneto della Strada dei formaggi e dei sapori delle Dolomiti Bellunesi dopo «un iter durato qualche mese e l'invio di una dettagliata documentazione» va in questa direzione. «Chiaramente - spiega Simionato - questo ci permette di entrare in un circuito promozionale e di attingere ai fondi per il turismo e l'agricoltura». I soci della Strada dei formaggi sono 220 circa. «Quest'anno - continua - abbiamo 2-3 nuovi associati. Cresce l'interesse verso i prodotti tipici. Inserirsi in questo filone può essere un'opportunità per i giovani e per chi vuol intraprendere una nuova attività».
Nel circuito sono presenti 18 formaggi tradizionali da cercare e assaggiare, tra cui gemme rare come il Malga Bellunese, il Bastardo del Grappa, il Nevegal e lo Zigher e il buonissimo Schiz. Ci sono poi altri 7 formaggi tipici, come la Caciotta cipollina, il Gresal e il Civetta, per nominarne solo alcuni. Non possono mancare, ovviamente, i formaggi biologici, che includono il Cansiglio Biologico e la Latteria Alpago biologico. Non meno importanti gli altri prodotti agroalimentari come il rinomato Fagiolo di Lamon Igp, il Miele delle Dolomiti Bellunesi Dop e il saporito Agnello dell'Alpago.
Lina Pison
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Il Gazzettino