Focolaio all'Arcella: 14 casi in un palazzo

Focolaio all'Arcella: 14 casi in un palazzo
LA SITUAZIONEPADOVA Tornano i focolai. Dopo un mese e mezzo di relativa tranquillità, con gli ospedali liberati dal Covid e i dati sui contagi vertiginosamente crollati, cresce...

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LA SITUAZIONE
PADOVA Tornano i focolai. Dopo un mese e mezzo di relativa tranquillità, con gli ospedali liberati dal Covid e i dati sui contagi vertiginosamente crollati, cresce nuovamente l'allerta. Perché ieri nel giro di due ore è arrivata una raffica di preoccupanti notizie. In un condominio dell'Arcella 14 persone bengalesi (non vaccinate) sono risultate positive alla variante brasiliana del Coronavirus e una di queste è una giovane donna di 32 anni ricoverata da una settimana in Terapia intensiva. Gli operatori del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss Euganea sono intervenuti immediatamente: tamponi di massa per 40 residenti, tutti posti in isolamento. La notizia si è diffusa in tutto il quartiere destando notevole preoccupazione anche perché la comunità bengalese in città è estremamente popolosa: il timore è che il numero di positivi possa salire nei prossimi giorni.

IL CAMP
Il ritorno dei focolai è testimoniato anche da quanto accaduto in un villaggio turistico di Isola Verde, sul litorale chioggiotto. Dieci ragazzini (mediamente dodicenni) e quattro adulti sono risultati positivi dopo essersi contagiati tra loro al camp rugbistico dell'ex campione Mauro Bergamasco. I padovani interessati sono otto: sei giovani atleti e due persone dello staff. È stato direttamente il dg dell'Ulss Euganea Paolo Fortuna ad annunciare che si tratta di casi di variante Delta (indiana).Altri 4 ragazzini sono in isolamento.
Il padovano Mauro Bergamasco, colpito dal virus lo scorso novembre e ora vaccinato, è risultato negativo al tampone ma è comunque in isolamento come previsto dal protocollo sanitario. «Eravamo ripartiti ma sapevamo bene che non sarebbe stato un liberi tutti e che serve ancora molta attenzione - evidenzia l'ex pilastro del Benetton Rugby - Purtroppo abbiamo dovuto fermarci e ai ragazzini abbiamo spiegato per bene come stanno le cose. Per loro non è stato difficile capire: è un anno e mezzo che convivono con il virus».
IL CONFRONTO
Sembra di rivivere la situazione dei primi giorni di luglio 2020, quando dopo un mese e mezzo di tranquillità il virus era tornato a mordere proprio con focolai di queste dimensioni. L'estate scorsa c'erano stati il matrimonio in villa, la cena di gruppo al ristorante la cerimonia funebre al parco. Oggi invece il centro estivo, il condominio e la sensazione diffusa è che non sia affatto finita qui. I numeri potrebbero tornare a crescere, ma a differenza di un anno fa questa volta c'è l'arma più importante: una campagna vaccinale che procede senza sosta.
Sempre a Padova si registra anche il primo caso grave di variante Delta in Veneto (analisi ancora in corso ma ormai gli esperti hanno pochi dubbi). Riguarda una donna di 49 anni da due giorni ricoverata al reparto di Rianimazione dell'Azienda ospedaliera. Pure lei non è vaccinata.
L'APPELLO

Paolo Fortuna, dg dell'Ulss Euganea, ieri ha diffuso un video contenente un lungo appello per invitare tutti a non abbassare la guardia: «Il virus continua a bussare alle nostre porte. È molto importante vaccinarsi e completare il ciclo vaccinale perché stiamo facendo i conti con l'ultima variante, la variante Delta - ricorda il direttore generale - Contiamo di non avere un autunno da vivere in affanno come l'anno scorso».
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino